Prevenzione

I satelliti dell’agenzia spaziale contro il cancro della pelle

L'App contro il melanoma realizzata dalla Fondazione Pascale
L'App contro il melanoma realizzata dalla Fondazione Pascale

Nella guerra al melanoma ogni arma è lecita. E allora, visto che questo tumore della pelle riguarda soprattutto i giovani, perché non combatterlo con un App per samrtphone. Così è nata «Salvati la pelle», realizzata da Fondazione Melanoma e oggi disponibile per tutti i supporti. Come funziona? Grazie al dispositivo di localizzazione GPS del cellulare o del tablet, è in grado di individuare la posizione dell’utente e di confrontare queste coordinate con i dati provenienti dai satelliti dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea). In questo modo rileva l’intensità dei raggi UV nel luogo esatto in cui si trova l’utente e fornisce informazioni sullo spessore dello strato dell’ozono. Contiene inoltre schede di approfondimento sui diversi fototipi in base alla classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e sui possibili danni e benefici dei raggi UV. Un contagiri colorato mostra l’intensità dei raggi ultravioletti e il tempo di esposizione consentito, calcolato come dato medio in base ai diversi fototipi.

La schermata dell'App mostra i livelli di rischio per l'esposizione
La schermata dell’App mostra i livelli di rischio per l’esposizione

Stare attenti ed evitare un’esposizione eccessiva, non significa però demonizzare il sole. Anzi, il professor Nicola Mozzillo spiega che nella maggior parte dei casi è un grande amico della nostra pelle. Bisogna prenderlo per il verso giusto e anche ricordare che le creme solari non garantiscono mai una protezione totale. Inoltre, al di là dei filtri solari c’è un tempo di esposizione massimo oltre il quale non si dovrebbe mai andare. Ovviamente queste regole valgono per tutti, non solo per i bambini o per chi ha la pelle chiara.

Attenti alle ustioni

Altro fattore di rischio è rappresentato dal numero di ustioni solari e dalla quantità totale di esposizione agli UV nel corso della vita. È essenziale scoprire le lesioni in fase iniziale ed eliminarle, perché quando la malattia (specie un tumore aggressivo come il melanoma) progredisce in stadio avanzato, diventa molto difficile da trattare. «Se preso in tempo – conclude il professor Mozzillo – il melanoma è un tumore che guarisce in più del 90 per cento dei casi con la semplice asportazione chirurgica della lesione».

la memoria della pelle

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