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#Controllati, urologi in campo per la prevenzione al maschile

Covid e calo del desiderio
L’iniziativa voluta dalla Società Italiana di Urologia prevede l’apertura di 17 centri urologici in Campania disponibili dal 1 giugno al 15 luglio

Problemi urologi? I numeri parlano da soli. Iperplasia prostatica benigna, prostatite o tumore della prostata (53%), disturbi sessuali (30%), nel dettaglio: disfunzione erettile 15,5%, eiaculazione precoce 7,5%, calo della libido 7,6% e patologie testicolari: sono le principali problematiche intime con cui se la deve vedere il 53% degli campani, cui si possono aggiungere anche disturbi renali (6%) quali calcoli o malattie oncologiche, o urinari (5.4%). Senza contare problemi di nicturia (24,7%), disuria (15,7%), senso di svuotamento incompleto (18%), urgenza minzionale (quasi 15%) e aumentata frequenza (17%). Complessivamente questi problemi interessano, da soli o meno, oltre il 51% della popolazione maschile nella fascia di età tra i 25 e i 75 anni, con un sensibile impatto sulla vita personale e di coppia, indipendentemente dall’età. Un mix di fattori e sintomi, che vengono spesso trascurati per disinformazione, superficialità, disattenzione o scarsa sensibilizzazione verso le questioni intime.

Lo studio

Sono dati preoccupanti quelli raccolti in una ricerca condotta nel 2016 dalla Società Italiana di Urologia, che ha analizzato i dati della Campagna di prevenzione «#Controllati 2016» che ha coinvolto 81 centri urologici del territorio e quasi 10 mila pazienti (con 2.400 schede compilate). Un campione eterogeneo che riguarda pazienti con vita di coppia stabile – matrimonio o convivenza – in parte sani e in parte affetti da ipertensione, sindrome metabolica o con familiarità per tumore prostatico. Tutti “interrogati” attraverso un questionario a largo raggio su possibili problemi sessuali e urologici.

Pronti alla prevenzione

Con questi dati in mano, e per fare chiarezza sulla conoscenza delle problematiche sessuali e sensibilizzare l’uomo a prendersi cura della propria salute intima, parte la seconda edizione della campagna #Controllati per insegnare il valore e l’importanza della prevenzione, specie in tema di disturbi prostatici e sessuali, quelli più frequenti e critici in tutte le fasce di età. Tutte le informazioni sono sul sito controllati.it, dove sarà possibile anche prenotare on line la visita e al numero verde 800.822822. E con l’App #Controllati, disponibile dal 1 giugno sugli store digitali di Apple e Google, sarà possibile ottenere tutte le informazioni sulla salute urologica dell’uomo (sintomi, problematiche), sulla disfunzione erettile, sulla prevenzione, sui centri urologici, e fare anche un test di autovalutazione. #Controllati è una campagna che si svolge con il contributo incondizionato di Menarini Italia.

Un mutamento culturale

«I risultati emersi dalla campagna #Controllati condotta nel corso del 2016 – spiega Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu, professore ordinario e direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università Federico II di Napoli – hanno rivelato una situazione sessuale “critica” fra i maschi italiani di età compresa fra i 18 ed i 75 anni, che sembrano tornati agli anni Cinquanta, quando il rapporto padre-figlio non prevedeva si affrontassero questi temi e con il medico non si parlava quasi.

Il professor Vincenzo Mirone
Il professor Vincenzo Mirone

Dopo qualche anno di apparente miglioramento, sono tornati poco sensibili nei riguardi della propria salute, specie sessuale, e poco propensi a fare counselling, mettendo così a rischio la vita intima e di coppia con problematiche invece evitabili o risolvibili, se adeguatamente affrontate e trattate”. Questa considerazione, dunque, invita a investire maggiormente e in maniera ancora più capillare, sulla popolazione maschile, facendo non solo sensibilizzazione verso l’importanza della prevenzione, ma soprattutto promuovendo un’educazione culturale alla salute sessuale. «Serve agire soprattutto sui ragazzi e sui giovani uomini – continua il professor Mirone – anche con la complicità della donna che, in qualità di fidanzata o madre per i più giovani, può svolgere un ruolo fondamentale di convincimento verso visite e controlli».

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