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Emicrania nei bambini, quando vince l'effetto placebo

emicrania nei bambini

Emicrania e bambini, per alcuni genitori si tratta di un vero e proprio incubo. Non è infatti facile riuscire a trovare una soluzione che possa restituire ai piccoli di casa la serenità. In alcuni casi il dolore alla testa può essere causato da una sinusite mal curata. La sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, ovvero di quelle piccole cavità che comunicano con il naso. Un’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali può ostruire i cosiddetti osti, ossia le aperture attraverso le quali i seni respirano e drenano le secrezioni catarrali che si formano nel loro interno. Il ristagno di un catarro sempre più denso all’interno dei seni rappresenta la condizione ideale per la proliferazione di batteri, che ne provocano l’infezione. La sinusite può essere acuta (se dura al massimo 2-3 settimane), cronica (se dura oltre le 4 settimane) e ricorrente (se si verificano almeno 3-4 episodi all’anno). Ovviamente i bambini si ammalano più spesso di sinusite perché più soggetti a raffreddori, allergie e adenoidi ingrossate. E alcune volte la causa dell’emicrania può essere questa.

Effetto placebo

Una delle scoperte più recenti, e anche delle più sorprendenti, è che il trattamento dell’emicrania nei bimbi potrebbe non richiedere farmaci. Pillole placebo sono risultate infatti efficaci come due dei principi attivi più utilizzati negli Usa per trattare questo disturbo molto debilitante, come Amitriptilina (antidepressivo) e Topiramato (un anti-convulsioni), che hanno dato effetti positivi in particolare sugli adulti. E anche senza fastidiosi effetti collaterali.

Lo studio

Questi sono i dati e le conclusioni di uno studio guidato dal Cincinnati Children’s Hospital, pubblicato online sul New England Journal of Medicine. Per lo studio sono stati presi in esame 328 bambini e ragazzi di età compresa tra 8 e 17 anni, con emicrania cronica o episodica. Nel mese prima dell’inizio dello studio avevano avuto in media undici episodi di emicrania e sono stati scelti in maniera casuale per ricevere uno dei due principi attivi o un placebo. Dai risultati è emerso che bambini e ragazzi di tutti i gruppi, compresi quelli che avevano assunto un placebo, mostravano una riduzione di circa la metà nella frequenza dell’emicrania. Il 52 per cento di coloro che erano stati trattati con amitriptilina e il 55 per cento di coloro che avevano assunto topiramato ha visto un calo del numero di giorni con mal di testa del 50 per cento o più, mentre il 61 per cento di quelli trattati con una pillola placebo ha visto lo stesso beneficio.

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