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I vaccini diventano obbligatori, così si evitano le sanzioni

Campagna vaccinale un'infermiera prepara l'iniezione

Ora che il decreto sui vaccini obbligatori per le iscrizioni a scuola è stato firmato dal presidente della Repubblica in tutto il Paese centinaia di migliaia di genitori sono nel panico. Tutti già immaginano scene apocalittiche in vista delle iscrizioni al nido e si preoccupano di non riuscire ad adempiere in tempo. Effetto della suggestione, perché la massima efficacia della nuova legge riguarda i nati del 2017, bimbi che non dovranno andare al nido prima di due anni. Per fare chiarezza vediamo cosa cambia sul delicato delle vaccinazioni con una sorta di breve prontuario del genitore.

Ammissione a scuola

Le dodici vaccinazioni obbligatorie divengono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni). Ma quali sono i nuovi vaccini obbligatori? Le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano, come detto, da quattro a dodici. Per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni sono obbligatorie e gratuite – in base alle specifiche indicazioni del Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita: la vaccinazione anti-poliomielitica, la vaccinazione anti-difterica, la vaccinazione anti-tetanica, la vaccinazione anti-epatite B (tutte in realtà già obbligatorie).
Si aggiungono come obbligatorie: la vaccinazione anti-pertosse, la vaccinazione anti-Haemophilus Influenzae tipo b, la vaccinazione anti-meningococcica B, la vaccinazione anti-meningococcica C, la vaccinazione anti-morbillo, la vaccinazione anti-rosolia, la vaccinazione anti-parotite, la vaccinazione anti-varicella. Tutte vaccinazioni obbligatorie di nuova introduzione, ma già presenti nel Calendario vaccinale vigente, come «fortemente raccomandate»

Dodici vaccini non significa dodici punture

Per effettuare le 12 vaccinazioni obbligatorie non saranno necessarie 12 diverse punture. Sei vaccini possono essere somministrati contestualmente con la cosidetta vaccinazione esavalente (i vaccini: anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b). Quattro vaccini possono essere somministrati contestualmente con la vaccinazione quadrivalente (i vaccini: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella); mentre solo due vaccini (anti-meningococco B e antimeningococco C) devono essere somministrati separatamente. Queste dodici vaccinazioni devono essere tutte obbligatoriamente somministrate ai nati dal 2017. Ovviamente, la violazione dell’obbligo vaccinale comporta l’applicazione di significative sanzioni pecuniarie.

Nati dal 2001 al 2004

Devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000

Nati dal 2005 al 2011

Devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005- 2007.

Nati dal 2012 al 2016

Devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-meningococcica C, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014

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