Anziani

La musica per curare l’Alzheimer. Lo studio

Il cambiamento e la psicoterapia
Il cambiamento e la psicoterapia

La musica e in generale l’arte influiscono in maniera positiva sulla psicologia delle persone. Spesso riescono a far emergere ricordi e sensazioni sopite e ricreano emozioni di ogni tipo. La musica aiuta a controllare i sintomi psicologici e comportamentali anche dei malati di Alzheimer.

Un recente studio pubblicato su “The American journal of Geriatric Psychiatry”, effetuato su circa 13000 malati di Alzheimer ricoverati in 98 case di cura negli Stati Uniti, ha messo in evidenza che l’ascolto di musica collegata con i gusti e la storia dei pazienti porta ad una riduzione dei farmaci antipsicotici e ansiolitici e ad una riduzione dei sintomi psicologici e comportamentali.
Questo studio avvalora ciò che è stato gia precedentemente affermato dall’American Academy of Neurology cioè l’importanza della musicoterapia come tecnica utile a migliorare le attività funzionali e a ridurre i disturbi del comportamento non solo nel malato di Alzheimer, ma anche in tutte le demenze senili.
Si è visto infatti che nonostante un palese deterioramento cognitivo con afasia, disorientamento, sbalzi d’umore, depressione, incapacità di prendersi cura di sé, problemi nel comportamento con conseguente isolamento nei confronti della società e della famiglia, i pazienti mantegono intatte le abilità musicali: la musica è quindi una via privilegiata per riportare a galla ricordi ed emozioni sopiti.

di Luigi Gazzillo

la memoria della pelle

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