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Istituto Pascale, un riconoscimento dalla «Commissione Europea»

Notte della ricerca, una foto dell'istituto Pascale di Napoli

Il Pascale di Napoli, uno dei più importanti Istituti del Sud Italia per la ricerca e la cura delle malattie oncologiche, ha ricevuto un importante accreditamento internazionale e ora punta a confermare la propria leadership nel campo delle terapie innovative. Il riconoscimento ottenuto dall’Istituto partenopeo si chiama «Jacie», a livello internazionale è un po’ come se fosse l’Oscar nel campo dei trapianti di cellule staminali, trapianto che viene usato come terapia fondamentale per la cura di molte neoplasie ematologiche e di alcuni tumori solidi come quello del testicolo e dei sarcomi. Il 26 giugno scorso la Commissione Europea Jacie ha conferito questa importante certificazione al Programma Trapianto dell’Istituto dei tumori di Napoli.

Carte in regola

Uno degli aspetti che rende fondamentale l’aver ottenuto questo «premio» è che la certificazione Jacie sarà a brevissimo un requisito dovuto e indispensabile per tutti i Centri che curano pazienti oncoematologici attraverso il trapianto di cellule staminali. In questo senso il Pascale, unico al momento tra i Centri della Regione Campania, è riuscito a superare con successo l’intero processo di accreditamento. Non nasconde la soddisfazione il direttore generale Attilio Bianchi che dice: «E’ un traguardo molto importante per tutti i pazienti del nostro Istituto, pazienti che hanno bisogno di un trapianto di midollo e per i loro familiari. Gli ispettori del Jacie hanno infatti verificato che le modalità di esecuzione e i risultati di questi trapianti presso il Pascale certificando che sono allineati con quelli dei più importanti Centri ematologici internazionali. Questo riconoscimento non può far altro che impegnarci ad ampliare e sviluppare ulteriormente l’attività del nostro Programma di Trapianto allo scopo di offrire tali procedure in tempi adeguati e con le migliori garanzie di qualità a tutti i pazienti, in Regione Campania e in Italia, che dovessero abbisognare di una terapia a così elevata complessità».

Nuove strategie di trapianto

Stessa soddisfazione per Antonello Pinto, direttore del Programma Trapianti e Gianpaolo Marcacci, responsabile dell’Unità Clinica aggiungono: «L’accreditamento Jacie – dicono – rappresenta per noi un primo passo fondamentale per sviluppare ulteriormente le strategie trapiantologiche allo scopo di curare sempre più pazienti e, sopra ogni cosa, garantire ai cittadini della nostra regione la stessa qualità assistenziale erogata a livello internazionale. Per i pazienti con diagnosi di mieloma multiplo, ad esempio, il trapianto autologo, rappresenta ancora oggi la miglior opzione per il trattamento di prima linea. Le indicazioni di questa procedura, inoltre, sono state recentemente estese anche a patologie non neoplastiche tra cui le malattie autoimmuni refrattarie alla terapia convenzionale».

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