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Cibi crudi: mangiarli senza rischi

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Cibi crudi: come conservarli per non incorrere in rischi

Negli ultimi anni è sempre più frequente l’influenza dell’arte culinaria orientale nella nostra cucina. Si sta determinando un consumo crescente di cibi crudi (specialmente pesce), come ad esempio per il sushi. Esiste, però, tutto uno specifico settore della normativa comunitaria e nazionale che disciplina la commercializzazione il consumo di questi alimenti. Per continuare a mangiare carne pesce e crudi, riducendo il rischio di parassitosi (Trichinella, Anisakis, Diphyllobothrium latum, Opisthorchis, ecc…), è necessario effettuare prima del consumo un trattamento freddo come di seguito indicato:
A) -20° per almeno 24 ore (regolamento CE 853/ 2004) prima di consumare pesce crudo (sushi, sushimi, alla tartara, marinato, affumicato, ecc…);
B) -18° per 96 ore (D.M. Salute delle 17. 07. 2013) prima di consumare pesce crudo.
Con l’estate e le temperature alte diventa sempre più importante la corretta conservazione di tutti gli alimenti, per evitare pericolose contaminazioni batteriche e per garantire le proprietà organolettiche.

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