Nove italiani su dieci sono stati punti almeno una volta nella vita da un’ape, una vespa o calabrone. Per l’ 8% c’è la possibilità di sviluppare un’allergia senza sapere quali possano essere le conseguenze. La campagna “Punto nel Vivo“, che andrà avanti fino ad ottobre – patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti e realizzata con il contributo di Alk-Abellò – mira proprio a diffondere la conoscenza e le caratteristiche delle reazioni allergiche da punture di imenotteri, oltre alle terapie con cui possono essere trattate. In questa famiglia d’insetti infatti possono essere racchiuse oltre 100.000 specie differenti, i più comuni dei quali sono appunto api e vespe. Vengono colpiti in modo particolare gli apicoltori, mentre la categoria maggiormente a rischio sono gli anziani.
Nella regione Marche sono cinque i centri allergologici e pronto soccorso afferenti che hanno aderito alla campagna, e presso le quali si può trovare materiale informativo: ad Ancona, Civitanova Marche, Fano, San Benedetto del Tronto e Pesaro. Sulla pagina Facebook dedicata all’iniziativa, oltre a tutti gli indirizzi delle strutture aderenti in Italia, è possibile consultare i contenuti messi a disposizione degli utenti per una conoscenza più approfondita del fenomeno.
L’obiettivo è offrire strumenti per individuare gli imenotteri, distinguere una reazione normale da una di tipo allergico, riuscire a valutare la sua gravità – in modo da comprendere quando è necessario avere a disposizione e come utilizzare l’adrenalina autoiniettabile, che è un presidio salvavita – e in quali casi rivolgersi allo specialista allergologo. L’immunoterapia allergene specifica è infatti l’unico rimedio a questa allergia.
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