Alimentazione

Sintomi intestinali, un pomodoro può eliminarli

Un esemplare di pomodoro bronzeo
Un esemplare di pomodoro bronzeo
Una linea di pomodoro ottenuta in laboratorio riesce ad alleviare i sintomi delle patologie infiammatorie intestinali

Una volta si diceva «una mela al giorno…», oggi più che mai quel proverbio ha preso validità scientifica. Frutta e verdura sono infatti alimenti ricchi di “polifenoli” elementi che, combinati nelle giuste misure, danno luogo ad una vera e propria strategia per la cura dei sintomi legati alle infiammazioni croniche intestinali. Come al solito a darci la misura del problema sono i dati: più di 2.2 milioni di europei e 1.5 milioni di americani soffrono di infiammazioni croniche intestinali. Malattie per le quali, purtroppo, non esiste cura. Eppure da una ricerca dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche Ispa-Cnr (unità di Lecce), in collaborazione con Cathie Martin ed Eugenio Butelli del John Innes Centre, Norwich e con Marcello Chieppa dell’Irccs «S. De Bellis» di Castellana Grotte (Ba), arriva una nuova speranza. Una giusta combinazione di polifenoli può attenuare i sintomi dell’infiammazione intestinale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Frontiers in Nutrition.

Ingegneria metabolica

«Per ottenere la giusta combinazione e le giuste quantità attraverso la dieta dovremmo assumerne una varietà e quantità elevatissime», spiega Angelo Santino dell’Ispa-Cnr coordinatore dello studio. «Nei nostri laboratori siamo riusciti ad ottenere, attraverso un approccio di ingegneria metabolica, un pomodoro, che abbiamo chiamato bronzeo per il colore metallico e bronzato della loro buccia, che contengono una combinazione unica di polifenoli. Si tratta, in particolare di flavonoli, antocianine e stilbenoidi la cui azione sinergica è stata valutata in topi affetti da infiammazione cronica intestinale».

Risultati eccezionali

I risultati ottenuti dalle prove in vivo, dimostrano chiaramente che questa combinazione di polifenoli è in grado di migliorare i sintomi dell’infiammazione intestinale. Aurelia Scarano dell’Ispa-Cnr spiega che «tra gli effetti benefici riscontrati, abbiamo osservato un miglioramento nella composizione del microbiota, con arricchimento in batteri lattici positivi e una riduzione sia nel contenuto di sangue nelle feci sia nella secrezione di fattori infiammatori». Gli effetti benefici di un singolo pomodoro bronzeo sulle infiammazioni intestinali siano paragonabili a quelli di 5 chili di uva rossa, notoriamente ricca in polifenoli. Oggi l’ingegneria metabolica è una risorsa importante per la salute, consentirà di ottenere in futuro alimenti funzionali arricchiti in specifici elementi fitochimici e dall’elevato potere nutrizionale che potranno essere utilizzati per la prevenzione e come adiuvanti nella terapia di importanti patologie croniche umane.

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