L’Ortopedia di Chioggia è al primo posto negli standard regionali veneti per il trattamento chirurgico della frattura del femore nell’anziano. In città, tra il 2015 ed il 2016, il 92,9 per cento degli anziani è stato trattato entro le 48 ore. Non male tenuto conto che la Regione Veneto richiede una percentuale decisamente più bassa, il 60%.
L’ortopedia clodiense tratta all’anno circa 130 casi di anziani per frattura del femore. Per questa tipologia di pazienti il reparto ha studiato un percorso che funziona così: dopo il ricovero, l’anziano viene immediatamente valutato per l’intervento dall’ortopedico e dall’anestesista; una volta avuto il via libera per il trattamento chirurgico, l’anziano viene operato. Il primario di ortopedia di Chioggia, Gian Paolo Ferrari – ha affermato che per questi pazienti c’è la priorità e non ci sono giorni festivi. Anche perché prima si interviene, migliore sarà la ripresa funzionale del paziente anziano. Con conseguente aumento dell’aspettativa di vita e miglioramento della qualità della stessa.
A Chioggia si contano circa 1500 interventi all’anno e sono trattati circa 400 traumi ed eseguiti 150 interventi di protesi (anca, ginocchio e spalla). Gli anziani con frattura di femore sono ai primi posti nell’ordine di trattamento, rispettando comunque tempi ristretti, tra i due e tre giorni al massimo, non solo per il femore ma anche per la restante traumatologia (frattura della spalla, dei polsi, del gomito, della gamba e del ginocchio).
La rottura del femore nell’anziano è un incidente molto frequente e la maggior parte delle volte avviene tra le mura domestiche. Motivo per cui sono necessarie alcune accortezze, sia di attenzione del famigliare nei confronti del proprio anziano, sia di arredamento più sicuro. Per Ferrari un’attenzione particolare va data al locale del bagno: sono purtroppo diversi casi di frattura che avvengono nella vasca da bagno.
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