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BaSCO, da Napoli l’unica speranza per un bimbo americano

La locandina del film L'Olio di Lorenzo
La locandina del film L'Olio di Lorenzo
La banca del sangue dei cordoni ombelicali ha trovato un donatore compatibile all’ospedale pediatrico Pausilipon. La malattia è quella raccontata nel film «L’olio di Lorenzo»

Per il piccolo Mike (nome di fantasia) la speranza di vincere la malattia ha la luminosità del sole di Napoli. Il bimbo americano è affetto da una rarissima malattia genetica, chiamata  adrenoleucodistrofia. Di questa malattia qualcuno ne avrà sentito parlare perché è la stessa trattata nel celebre film L’Olio di Lorenzo (del 1992 diretto da George Miller con Nick Nolte e Susan Sarandon). Una malattia terribile, guaribile solo cellule staminali estratte da un cordone ombelicale compatibile. La cosa incredibile è che quel cordone i medici statunitensi lo hanno rintracciato a migliaia di chilometri di distanza, nella Banca del Sangue Cordonale dell’ospedale pediatrico Pausilipon di Napoli. Per i genitori del piccolo Mike la notizia è sembrata un miracolo, il cordone ombelicale (donato da una donna campana nel 2006) è stato già inviato negli Usa e grazie a un trasporto garantito alla temperatura di -186 gradi centigradi è arrivato intatto a destinazione.

Un database mondiale

A rendere possibile quello che potrebbe essere un miracolo per il piccolo bambino americano, è stata una specifica rete di comunicazione che consente di accedere a un corposo data-base dove sono state catalogate le caratteristiche genetiche di 13 milioni di donatori adulti e 6-700mila cordoni ombelicali.

La Banca del Sangue cordonale (BaSCO) del Pausilipon

E’ una struttura pubblica fondata nel 2003 e l’unica autorizzata dalla Regione Campania – convergono le donazioni provenienti da tutto il territorio regionale, che successivamente vengono messe a disposizione dei pazienti. Dal 2010 la BaSCO è inserita nel network nazionale composto dalle 18 banche cordonali pubbliche, istituito dal Centro Nazionale Trapianti e coordinato dal Registro italiano Ibmdr. Rappresenta l’interfaccia per la organizzazione mondiale Bmdw (Italian Bone Marrow Registry), che raccoglie più di 50 Registri nazionali i dati genetici necessari per la compatibilità di milioni di donatori e unità cordonali. La Banca del Cordone, dove sono conservate più di 2.500 unità di sangue di cordone, ha eseguito rilasci per pazienti sia italiani che esteri (Usa e Francia per esempio) affetti da patologie ematologiche e genetiche. Ad occuparsi delle analisi che consentono di estrapolare le caratteristiche delle cellule staminali è il Laboratorio di tipizzazione del Pausilipon, coordinato dalla dottoressa Caterina Fusco: «La donazione allogenica del cordone ombelicale – dice Caterina Fusco – è un gesto sicuro e gratuito, che non comporta alcun rischio per la mamma e per il bambino ma che può contribuire a salvare tante vite. È un gesto di grande solidarietà, – aggiunge la dottoressa – di crescita civile e di elevato valore sociale e tutti gli operatori dell’ospedale Pausilipon sono impegnati a sostenere il valore etico della donazione quale patrimonio collettivo irrinunciabile per la salute dei cittadini». Sono numerosi i rilasci di “staminali” eseguiti dall’ospedale napoletano: poche settimane fa, infatti, un altro cordone, raccolto e “crioconservato” dalla BaSCO, è stato inviato a un paziente francese

 

 

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