Prevenzione e diagnosi precoce grazie al test Hiv: sono queste le armi più efficaci contro il virus responsabile dell’Aids, sui cui non bisogna abbassare la guardia. Nel 2015 sono stati 3.444 i casi diagnosticati in Italia, mentre nel mondo sono oltre due milioni. Più del 90% delle nuove infezioni è avvenuta a causa di rapporti sessuali non protetti (sia etero che omo): per questo è fondamentale usare il preservativo. Delle nuove diagnosi, oltre il 40% arriva tardivamente, quando il sistema immunitario può già essere compromesso e anche il partner può essere stato contagiato: ecco perché è necessario effettuare il test.
In occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS, che viene celebrata il 1 dicembre, i servizi di Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma promuovono diverse iniziative in città e in provincia, con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla malattia.
- L’Unità di Strada e lo Spazio Giovani dell’Azienda USL, i professionisti dell’Unità operativa Malattie infettive ed Epatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, CRI e volontari saranno presenti il 26 novembre dalle 9 alle 13 in piazza Picelli con l’evento “In piazza contro l’AIDS”, per sensibilizzare i cittadini sulle malattie sessualmente trasmissibili.
- Sempre in piazza Picelli, i professionisti del Maggiore saranno a disposizione per il “test day”: il prelievo di sangue sarà completamente gratuito. Le iniziative di prevenzione vanno avanti per tutta la settimana dal 28 novembre al 2 dicembre, presso l’ambulatorio delle malattie infettive dell’ospedale di Parma, dove si potrà anche fare il test Hiv senza prenotazione né richiesta del medico, in modo ovviamente anonimo e gratuito.
- Per quanto riguarda la provincia, gli operatori del servizio ADMA dell’AUSL– Assistenza Domiciliare Malati di Aids – forniranno informazioni utili ai cittadini e saranno disponibili per il test Hiv: il 28 novembre dalle 8.30 alle 13.30 presso l’ambulatorio del Servizio Igiene Pubblica a Vaio; il 1 dicembre alla Casa della Salute di Busseto, dalle 10.30 alle 12.30.
Grazie alle terapie antiretrovirali, introdotte dal 1996, le diagnosi di AIDS e la mortalità legata alla malattia sono significativamente crollate: l’aspettativa di vita delle persone con il virus dell’Hiv è paragonabile a quella del resto della popolazione. Ma c’è ancora molto da fare, perché l’AIDS esiste e l’Hiv riguarda tutti coloro che abbiano una vita sessuale attiva e non solo certe categorie di persone considerate “a rischio”.
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