Psicologia

“Io come Pinocchio”. Un romanzo pulp per smascherare il bullismo

bullismo_io-come-piocchio-copertina “Nessun adolescente è come gli altri. E, in ogni caso, Francesco non è un adolescente come tutti gli altri. Francesco è di legno”. Recita così la quarta di copertina di Io come Pinocchio, il romanzo di Yuri Leoncini pubblicato da Marchetti Editore che parla di bullismo e che è stato presentato a Pisa alla Biblioteca provinciale lo scorso 6 dicembre.
Una storia di adolescenza, violenza, traumi e amori. Un romanzo pulp che a partire dal punto di vista del protagonista, Francesco, racconta uno scenario crudo, a tratti spietato, dove ogni sofferenza personale ha un’origine precisa. Dove il bullismo cresce in una cultura priva di alternative. “Sua madre è morta e lui non ha avuto scelta. E quando si è lasciato cadere dalla spalliera, a sei metri da terra? Non ha avuto scelta. I Due che lo perseguitano, a scuola e fuori, non gli danno scelta”.

È lungo un cammino già travagliato che Francesco incontra i “Due”, i cui tratti rimandano alle tante storie di cronaca e sopraffazione di adolescenti sui propri coetanei. Sullo stesso percorso incontra Erika: “L’unica che forse potrebbe spezzare il legno e aiutarlo a diventare ‘un ragazzino perbene’. Il fatto è che Francesco non ci sta più con le emozioni. Non capisce bene cos’abbia dentro. Sa solo che sta per scoppiare”.

Io come Pinocchio è il primo romanzo di Yuri Leoncini che in precedenza si è cimentata con successo nella dimensione del racconto. Nata a Piombino, vive a Calci, nella provincia di Pisa. Ha svolto il lavoro di correttrice di bozze per alcune case editrici e adesso è insegnante nella scuola secondaria. È a quel mondo che vuole rivolgere il suo romanzo, che parla sia alle persone adulte che agli adolescenti. Non nasconde le contraddizioni del linguaggio volgare e sessista in cui sono immersi i protagonisti, anzi, ne smaschera in pieno la tossicità. Le intenzioni aggressive sono esasperate, il ritmo segue quello delle girandole emotive dei personaggi, senza ipocrisia, in una parola pulp.

“Ho comunque voluto scrivere di un bullismo anni Novanta – racconta l’autrice – lontano da quel cyber bullismo che le cronache riportano ogni giorno”. Eppure c’è un filo ancora attuale fra le pagine di Io come Pinocchio, nel raccontare una forma di violenza che c’è ancora. Cambia il terreno di scontro, ma resta viva la realtà di personaggi incapaci di reagire alla vita se non con aggressività e prevaricazione.

“Io come Pinocchio”, il book trailer

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