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L’ASL di Bari prima ‘allieva’ della scuola di anticorruzione

Covid e rischi età

Prevenire e gestire i comportamenti illegali, creare strumenti di riflessione e piani di azione che promuovano la trasparenza e contrastino l’illegalità nelle strutture sanitarie pubbliche. Con questi obiettivi iniziano le giornate formative del progetto “Curiamo la corruzione” di cui l’azienda pugliese è ASL pilota.

Circa 6 miliardi di euro sono sprecati ogni anno nel settore sanitario a causa dei fenomeni di corruzione e degli sprechi nei beni e servizi legati alla cura e al benessere delle persone. Bisogna considerare che il 40 per cento delle aziende sanitarie ha visto al suo interno episodi di corruzione negli ultimi cinque anni e che oltre il 70% dei dirigenti, nell’ambito di una recente indagine di settore, ritiene che il rischio di episodi di corruzione nella propria struttura sia concreto.

Oggi c’è stato l’incontro con gli esperti dell’Istituto per la promozione dell’etica in sanità, a Bari. A partire dall’obbligo, per le amministrazioni pubbliche, di adottare il Piano anticorruzione, i dirigenti e medici e il personale sanitario hanno discusso le tematiche della legge n.190/2012, grazie all’iniziativa nazionale “Curiamo la corruzione”.
“Ogni struttura organizzativa alla quale sia affidato un compito istituzionale – ha dichiarato Marco Magheri, docente ISPE Sanità – non può prescindere dai principi ispiratori che la animano e la tengono unita nel suo scopo. I dirigenti e manager coinvolti in questa sessione formativa apprendono a esercitare la propria leadership etica verso i collaboratori per intuire il rischio della corruzione e ispirarli a comportamenti eticamente edificanti.”

“Ciò avviene attraverso alcuni strumenti – aggiunge Massimo Di Rienzo, responsabile formazione ISPE Sanità – dalla ricostruzione della mappa della rete anticorruzione nella loro ASL all’esplorazione di un caso concreto (real-life scenario) nel quale il protagonista si trova a dover affrontare un “dilemma etico”, cioè una scelta tra principi concorrenti in contesti complessi e con elevata carica di responsabilità”.

Il Servizio sanitario nazionale è un patrimonio da difendere e valorizzare, ISPE Sanità, attraverso la “Scuola di integrità” e le “Pillole di integrità”, vuole attivare dinamiche di trasparenza.

“La Direzione Generale crede fortemente in questo evento di formazione e partecipazione – ha dichiarato Vito Montanaro, Direttore Generale dell’ASL di Bari – come azienda sanitaria pilota del progetto riteniamo che l’occasione di confronto con gli esperti di ISPE Sanità sia sicuramente un momento di crescita sulle tematiche della prevenzione della corruzione”.

La seconda Giornata nazionale contro la corruzione in sanità si terrà il 6 aprile 2017, verranno presentati i risultati del secondo anno di attività del progetto “Curiamo la corruzione” di Transparency International Italia, Censis, ISPE Sanità e RISCC.

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