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Immigrati: per 2 italiani su 3 portano malattie come la meningite

Immigrati: per 2 italiani su 3 portano malattie come la meningite

L’immigrazione porta in Italia malattie infettive gravi: ne sono convinti i due terzi degli italiani.
Interpellati attraverso il sondaggio Index Research, il 63,8% degli intervistati si è detto convinto che “l’arrivo degli immigrati nel nostro Paese favorisce la diffusione di malattie infettive anche gravi”. Il 26,5% crede invece che non sia così. Il 9,7% è rappresentato dalla fetta che non sa o non risponde.
La rilevazione Index ha sondato anche l’effetto psicosi meningite, dopo l’ondata di paura che si è diffusa nel mese di gennaio a causa di diversi casi registrati lungo la penisola.
Secondo il 74% della popolazione, il 13% in più rispetto all’ottobre 2015, è giusto che le vaccinazioni per i bambini siano “obbligatorie per tutti”. Mentre un quinto ritiene che debba essere una scelta dei genitori; ovvero il 7% in meno rispetto all’ottobre 2015.
E aumentata anche la fetta di persone che ha assunto posizione rispetto a questo tema: nella precedente rilevazione l’11% degli intervistati non sapeva o non aveva risposto, oggi solo il 5% non ha un’opinione.
“I casi di cronaca e una maggiore informazione hanno quindi spostato una parte dell’opinione pubblica, che ha preso maggiore consapevolezza del tema”, spiega Natascia Turato, direttore di Index Research.
Più volte sul caso “psicosi meningite” la professoressa Maria Triassi direttore del Dipartimento di Salute Pubblica della Federico II di Napoli ha invitato alla calma. Non è stata lei la sola, visto che tutti i camici bianchi hanno sempre ribadito che in Campania, ad esempio, non c’è e non c’è stato, alcun allarme concreto. La Triassi è stata invece la prima a sottolineare come al fenomeno dei migranti si potesse associare un rischio contagio, o meglio il rischio di veder tornare malattie dimenticate e comparirne di nuove. La professoressa Triassi  ha parlato nei mesi scorsi di un incremento dei casi di tubercolosi e del «ritorno di alcune malattie infettive che, nel vecchio continente, sono quasi del tutto debellate, silenti». Tutto questo proprio per il fenomeno migratorio e le cattive condizioni igienico sanitarie di quanti sono costretti a viaggi disperati verso le nostre coste. «In alcune nazioni da cui provengono i migranti – aveva spiegato la Triassi – alcune patologie come la tubercolosi e la meningite, che da noi sono quasi del tutto scomparse, sono endemiche e silenti nell’individuo. Questi virus con i climi più freddi possono acutizzarsi e diffondersi».

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