Alimentazione

Ispaam e Cnr, ecco la “carta di identità” molecolare dei cibi

Sangue artificiale: scienziati scoprono come produrlo senza limiti
Ispaam Laboratorio

Minata negli anni scorsi dal caso “Terra dei Fuochi”, la reputazione della Campania per quel che riguarda la sicurezza alimentare si è ormai ripresa. Anzi, si può dire che la Campania sia oggi in prima linea su questo tema. L’Istituto per il Sistema di Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo di Napoli (Ispaam), infatti, è impegnato con il Dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del Cnr in un’infrastruttura di ricerca internazionale coordinata dall’Enea “Metrofood”, che mira appunto a migliorare la sicurezza e il controllo della qualità degli alimenti.

Un network internazionale

Grazie a questa rete si punta a sviluppare sistemi di controllo e conoscenze che rendano i consumatori più consapevoli dei livelli di sicurezza dei prodotti che mettono in tavola. «Scienza e ricerca consentono di fare passi da gigante in questo settore», spiega Andrea Scaloni , responsabile dell’Istituto per le Produzioni Alimentari in Ambiente Mediterraneo . «All’Ispaam di Napoli – aggiunge – stiamo ad esempio lavorando per mettere a punto un sistema che, grazie all’analisi delle proteine, consenta di determinare la provenienza del latte di bufala da Nazioni diverse dall’Italia ed eventuali sofisticazioni come l’aggiunta di latte congelato o da altre specie. In questo ambito, la ricerca ricopre un ruolo importante perché crea gli strumenti per evidenziare alterazioni dei prodotti e, allo stesso tempo, permette di studiare sistemi che consentano di ottimizzare e qualificare la produzione alimentare».

All’Accademia dei Georgofili

Il direttore dell’Ispaam di Napoli rappresenterà il Cnr all’incontro che il 9 febbraio porterà all’Accademia dei Georgofili a Firenze i rappresentanti dei 17 Paesi che, insieme alla Fao (l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), conducono le attività di ricerca di Metrofood. «Con questa infrastruttura che vede impegnati centri di ricerca, università e organizzazioni di controllo dei principali Paesi europei – conclude Scaloni – studiamo nuovi sistemi tecnologici e ci proponiamo di offrire servizi metrologici per proteggere la qualità del cibo e la salute dei consumatori, combattendo al tempo stesso le frodi alimentari».

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