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Farmaco ‘mima’ esercizio fisico e fa dimagrire. Lo studio

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Potrebbe anche trattare l'insufficienza cardiaca.

Non è un farmaco destinato a chi è pigro o non ama fare attività fisica ma, bensì, si prefigge l’obiettivo di curare patologie come l’obesità. La nuova molecola, sviluppata da un professore di farmacia dell’università della Florida con un team di colleghi, riesce a mimare l’esercizio fisico. Gli scienziati lo hanno testato sui topi e i risultati sono stati promettenti. Il nuovo farmaco è stato in grado di far perdere peso ai roditori obesi.

Come agisce

Il meccanismo di azione del nuovo composto produce un aumento del metabolismo degli animali. Lo realizza facendo credere ai muscoli dei topi che si stiano allenando più di quanto facciano. Inoltre, la molecola aumenta anche la resistenza, aiutando i topi a correre quasi il 50% in più rispetto a prima ma senza fare attività fisica.

A chi è destinato il farmaco

Il farmaco appartiene a una classe nota come ‘mimetici dell’esercizio’, quindi dà dei benefici dell’esercizio fisico pur senza allenarsi. Sebbene oggi sia nelle prime fasi di sviluppo, un giorno potrebbe essere testato sull’uomo, per la cura di patologie come l’obesità, il diabete e la perdita muscolare legata all’età (sarcopenia).

Al contrario di altri farmaci già sviluppati, il nuovo farmaco non influisce sull’appetito. Agisce stimolando un percorso metabolico naturale che in genere risponde all’esercizio. Aumenta il dispendio energetico e produce un metabolismo più veloce dei grassi nel corpo.

“Questo composto dice al muscolo scheletrico di apportare gli stessi cambiamenti che si vedono durante l’allenamento di resistenza”. Lo ha spiegato Thomas Burris, che ha guidato la ricerca sul nuovo farmaco mirato a un gruppo di proteine note come Err, responsabili dell’attivazione di alcune delle più importanti vie metaboliche nei tessuti che divorano energia come i muscoli, il cuore e il cervello.

Risultati e futuro

I risultati dello studio, condotto con ricercatori della Washington University di St. Louis e della St. Louis University, sono pubblicati sul ‘Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics‘. Durante lo studio, i topi trattati hanno prodotto 10 volte meno grasso rispetto ai topi non trattati, perdendo il 12% del loro peso corporeo, mangiando la stessa quantità di cibo. Secondo un altro lavoro, in via di pubblicazione, il composto potrebbe anche trattare l’insufficienza cardiaca nei topi rafforzando il muscolo cardiaco. Ad oggi il farmaco non ha generato effetti collaterali gravi ma ancora serviranno molti studi affinché diventi una cura per trattare importanti patologie.

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