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Charlie Gard, poche ore al verdetto

La famiglia di Charlie Gard

Ancora qualche ora, poi arriverà la sentenza che segnerà per sempre il destino della famiglia Gard. E’ il giorno della speranza per i genitori del piccolo Charlie, il giorno nel quale si conclude finalmente la battaglia per la vita del bimbo, o almeno per cercare di garantirgli una chance. Nicholas Francis (presidente della sezione minori dell’Alta corte di giustizia inglese), si pronuncerà tra qualche ora con l’ultima sentenza.  In realtà già il fatto che si sia arrivati a questa sentenza può essere considerata una piccola vittoria, fino a due giorni fa i medici del Great Ormond Street Hospital non avevano alcun dubbio sull’opportunità di interrompere qualsiasi tipo di assistenza al piccolo. Poi, con la pressione mediatica cresciuta ora dopo ora e l’interessamento della Casa Bianca e del Vaticano, le cose sono cambiate. Alla fine è stato proprio il management del Great Ormond Street Hospital, forse preoccupato per il possibile impatto sulle donazioni, a chiedere un ulteriore parere.

L’impegno di Papa Francesco

Potere dei media, la vicenda di Charlie è arrivata veloce oltre le mura vaticane. Papa Francesco pur senza citarlo aveva ricordati che «difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo». Poi, nei giorni scorsi, il Papa ha rotto ogni indugio per invitare a rispettare il desiderio dei genitori del bambino di 10 mesi, colpito dalla sindrome da deperimento mitocondriale. «Il santo Padre segue con affetto e commozione la vicenda del piccolo Charlie Gard ed esprime la propria vicinanza ai suoi genitori. Per essi prega, auspicando che non si trascuri il loro desiderio di accompagnare e curare sino alla fine il proprio bimbo», il commento arrivato dalla Sala Stampa Vaticana.

La mobilitazione del web

Un grande appoggio alla famiglia Gard è arrivato dal web. Le immagini e i video con i quali i genitori hanno combattuto per la vita del piccolo hanno infatti mobilitato centinaia di migliaia di internauti, che hanno inviato messaggi di solidarietà da tutto il mondo. Alle spalle del piccolo Charlie è cresciuto un esercito di persone comuni, un esercito pronto a sostenere (anche economicamente) la famiglia Gard in questa dura lotta per la vita. Una battaglia che tra poche ore arriverà alla fine. Ma, se anche dovesse essere una vittoria, per il piccolo Charlie e per i suoi amorevoli genitori la guerra sarebbe ancora lunga.

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