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Regolarizzare il ritmo circadiano con il campeggio.

Il sonno e la veglia possono essere considerati come due stati integrati all’interno di un unico ritmo: il ritmo sonno-veglia. L’alternanza di queste due fasi è regolata da un processo omeostatico, che gestisce il sonno in base alla necessità dell’organismo, e da un processo circadiano, che gestisce la distribuzione temporale della veglia e del sonno. Nell’uomo, come nei mammiferi, il centro del controllo circadiano è localizzato in una struttura cerebrale definita nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo, che regola il sonno e gli altri ritmi biologici. La funzionalità del nucleo soprachiasmatico è influenzata, durante il giorno, dalle stimolazioni luminose provenienti dalla retina mentre, durante la notte, dalla secrezione di melatonina da parte dell’ipofisi, ciò mantiene l’orologio interno dell’organismo in sintonia con l’ambiente esterno, sincronizzando il ritmo circadiano endogeno dell’essere umano (25 ore circa) al ritmo circadiano esogeno, sociale (24 ore). I disturbi del ritmo circadiano derivano da una richiesta di sincronizzazione tra il ritmo endogeno e il ritmo esogeno a cui l’ipotalamo non si riesce a far fronte. Le esigenze sociali spesso portano ad una desincronizzazione tra i due ritmi con conseguente sensazione di stanchezza cronica, scarse performance lavorative e scolastiche, disturbi del sonno, in special modo problemi nell’addormentamento o di risveglio ad orari indesiderati. Un altro fattore che influenza il benessere di corpo e mente è la costante presenza di luce artificiale e di strumenti elettronici, costantemente e prepotentemente presenti nelle nostre vite: una ricerca ha evidenziato addirittura che in Italia una persona su quattro si svegli durante la notte per controllare la presenza di notifiche sul cellulare. Una soluzione a tutto ciò però c’è, un modo che ci permetterebbe di risincronizzare il ritmo circadiano dell’organismo e di ritrovare quindi il benessere: il campeggio. Potrà sembrare strano, ma secondo il Dr Kenneth Wright, professore di fisiologia già del Colorado, ha scoperto che una settimana di campeggio riporta il ritmo veglia-sonno alla normalità. Dallo studio condotto dal professor Wright è emerso che i partecipanti ad una settimana di campeggio, al ritorno a casa, avevano un ciclo corretto e avevano eliminato i problemi d’insonnia: addormentarsi e risvegliarsi per qualche giorno seguendo i ritmi della natura e soprattutto senza poter utilizzare apparecchi elettronici, ha regolarizzato il loro ritmo biologico. Non bisogna andare però per forza in campeggio, cosa spesso impegnativa per noi animali da città, vi sono anche gli eco-rifugi, luoghi a due passi dai grandi centri urbani in cui è possibile trascorrere qualche giorno avvolti dalla natura, tra boschi e panorami rilassanti. Unico consiglio, per godere appieno da un’esperienza del genere, è di staccare per qualche giorno il telefono.

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