L’Università di Padova sul podio dei migliori centri di ricerca specializzati nello studio della infertilità maschile. E a dirlo è l’autorevole rivista Andrology, che ha condotto una analisi bibliometrica che abbraccia 20 anni di letteratura scientifica in quest’ambito, dal 1995 al 2014.
Con ben 83 pubblicazioni scientifiche, l’Università di Padova è terza a livello mondiale, mentre il direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti, prof. Carlo Foresta, si posiziona al secondo posto della classifica dei docenti più attivi in ambito scientifico con 69 articoli pubblicati.
Prima di Foresta c’è un ricercatore della Cleveland Clinic, mentre, come ateneo, Padova ha superato veri mostri sacri della ricerca del calibro di Harvard e dell’Università della California.
Il Centro, in campo endocrinologico, andrologico e delle riproduzione, è stato protagonista di ricerche cliniche che hanno modificato la strategia di indagine e terapia della fertilità umana. Tra i primi a individuare le cause genetiche dell’infertilità maschile, l’istituto padovano ha permesso di fare in modo attendibile una diagnosi di infertilità e, conseguentemente, di individuare i casi in cui è possibile effettuare la procreazione medicalmente assistita.
Tra i meriti del Centro vi è la scoperta della relazione tra papilloma virus, infertilità e abortività – un suggerimento diventato, a livello internazionale, prassi clinica; la dimostrazione di come nell’uomo l’attivazione della vitamina D avvenga nel testicolo e di quanto sia determinante questa vitamina in tutti i soggetti infertili a rischio osteoporosi.
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