Prevenzione

Obesità: necessario cambiare rotta.

obesità

Più di un uomo su dieci e una donna su sette in tutto il mondo sono obesi, secondo il più importante studio sull’obesità a livello internazionale. La ricerca, condotta dagli scienziati dell’Imperial College di Londra, ha coinvolto l’Organizzazione Mondiale della Sanità e oltre 700 ricercatori in tutto il mondo, i quali hanno rilevato il peso e l’altezza di circa 20 milioni di adulti di quasi tutti i paesi del mondo. Lo studio, pubblicato su “The Lancet”, ha calcolato e confrontato l’indice di massa corporea (BMI) tra uomini e donne dal 1975 al 2014; il BMI è un dato biometrico ricavato dal rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza di un individuo ed indica, con un valore che va da 16 a 40, dove si colloca il suo peso, da gravemente magro a gravemente obeso. Il professor Majid Ezzati, autore dello studio, ha dichiarato che in quarant’anni l’obesità globale si è triplicata tra gli uomini (dal 3,2% al 10,8%) e si è più che raddoppiata nelle donne (dal 6,4% al 14,9%): ciò vuol dire che nel mondo ci sono 266 milioni di uomini obesi e 375 milioni di donne obese, in termini pratici si traduce in un aumento di circa 1,5 kg per ogni decade successiva al 1975. Casi estremi sono rappresentati da quelle persone severamente obese, il cui BMI è superiore a 35, che hanno moltissime probabilità di soffrire di diabete, cancro e problemi cardiaci. Si è visto che i “paesi più grassi” in assoluto sono la Cina e gli Stati Uniti, anche se è in questi ultimi che vive il maggior numero di uomini e donne severamente obesi.

Il dottor Ezzati afferma che: 

“Il numero di persone in tutto il mondo, il cui peso rappresenta una grave minaccia per la loro salute, è più grande che mai. Questa epidemia di obesità è troppo estesa per essere affrontata con farmaci, come quelli per abbassare la pressione arteriosa o i trattamenti per i diabetici, o facendo qualche pista ciclabile in più. Abbiamo bisogno di iniziative globali coordinate, come avere il prezzo del cibo sano paragonato a quello del cibo non sano oppure tassare gli alimenti ad alto contenuto di zucchero e alimenti altamente trasformati, per affrontare questa crisi”.

Lo studio ha anche rilevato che il numero totale di persone sottopeso, che quarant’anni fa era il doppio degli obesi, è diminuito notevolmente tanto da essere inferiore al numero dei grassi. In un mondo che in quarant’anni circa ha cambiato radicalmente le abitudini alimentari delle persone, per avere un’inversione di marcia bisognerebbe spostare una parte della responsabilità ai governi i quali dovrebbero sviluppare e attuare politiche adatte ad affrontare il problema, come ad esempio proporre i cibi salutari, frutta fresca e verdure, a prezzi accessibili a tutti aumentando, magari, il prezzo dei cibi lavorati sicuramente meno salutari, soprattutto nel lungo periodo.

la memoria della pelle

Progetto Health

Health Innovation Show 2023 su Health Sky TG24

Accedi alla Video Gallery

Newsletter

Tieniti aggiornato sulle ultime notizie di prevenzione e salute
  • Acconsento alla raccolta e alla gestione dei miei dati in questo sito come descritto nella Privacy Policy

Con il supporto di