Prevenzione

Hiv e pregiudizi, Napoli maglia nera

Hiv, una foto della cantante Conchita Wurst
Conchita Wurst

Esiste una Napoli che guarda con grande diffidenza, addirittura con odio, a chi è contagiato da Hiv. Questo sentimento striscia in rete, sulle bacheche dei social, e di certo non rappresenta il pensiero della gran parte dei cittadini che vivono all’ombra del Vesuvio. Anche per questo la foto scattata da Voices from the Blogs, start up dell’Università di Milano specializzata nell’analisi delle conversazioni online, ha colto tutti di sorpresa. 

Lo studio

In Rete 4 commenti su 10 riferiti a persone con Hiv sono denigratori e dispregiativi. I dati di questa nuova indagine svolta sui Social Network, su Twitter in particolare, sono stati presentati oggi e dimostrano come il pregiudizio contro le persone con Hiv sia ancora molto forte e come a Napoli sia superiore rispetto alla media nazionale anche se in linea con altri grandi città come Roma o Milano. Circa il 40% dei commenti in cui si parla di Hiv e Aids sono infatti denigratori e dispregiativi. Sieropositivo diventa un insulto nella maggior parte dei casi. A Napoli sul totale dei contenuti generati su Twitter a tema Hiv la percentuale che denota uno stigma o pregiudizio è del 23%, più alta di 10 punti rispetto al 13% della media nazionale e leggermente più elevata di Roma e Milano (rispettivamente di 2,8 e 3,2 punti percentuale). L’insulto è nella maggior parte dei casi collegato all’omosessualità o a tematiche legate all’immigrazione.

Combattere lo stigma

Proprio da Napoli partono una serie di iniziative volte a ribadire come Napoli sia dalla parte delle persone con Hiv e che hanno l’obiettivo di sollevare l’attenzione della città, e del Paese, contro il pregiudizio. #HIVnoPregiudizio è l’hashtag lanciato in occasione di questa giornata – che tutti possono usare per esprimere il proprio no al pregiudizio. Tra le iniziative messe in campo da Associazioni di pazienti supportate dal contributo non condizionato di Gilead Sciences, la rappresentazione “Oggi si recita l’Hiv” che si è svolta nella splendida cornice del Teatro Politeama, con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania e del Dipartimento delle Pari Opportunità; si tratta della prima tappa 2018 del progetto “HImoVie”, ideato dall’Associazione Arcobaleno Aids, lo spettacolo teatrale della compagnia Teatrosequenza di Torino, dedicato agli studenti delle scuole medie superiori, è focalizzato sui temi della prevenzione dell’Hiv e delle malattie sessualmente trasmissibili, che ha già ad oggi coinvolto migliaia di adolescenti delle principali città italiane.

Dal Jet Set

Il tema dell’Hiv è tornato sulle pagine di tutti i quotidiani proprio in questi giorni, dopo l’outing di Conchita Wurst che ha dichiarato di essere positiva all’Hiv, virus che ha contratto molti anni fa. Oggi la cantante austriaca segue un trattamento antiretrovirale e grazie ai farmaci la concentrazione di virus nel sangue è sotto al limite di rilevabilità. «Non volevo rendere pubblica questa informazione per diverse ragioni – ha detto – voglio citarne solo un paio qui: la più importante era la mia famiglia, che sapeva e mi ha supportato incondizionatamente dal primo giorno».

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