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Giacomo Alvino: «Così sono tornato a sorridere»

Giacomo Alvino in compagnia del cast della soap Un posto al sole
Giacomo Alvino in compagnia del cast della soap Un posto al sole

Giacomo Alvino, quarantaseienne che convive dalla nascita con una tetraparesi spastica, ha ritrovato il sorriso. La sua è una storia che ha commosso il web ed è sul web, in particolare su Facebook, che Giacomo ha dato a tutti la buona notizia. «Sorridere era diventato un incubo per me, a causa del bruxismo. Un po’ di tempo fa ho scritto un post per chiedere aiuto. Grazie alle condivisioni su Facebook e ad un articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno, il direttore sanitario dell’azienda universitaria Federico II di Napoli, Gaetano D’Onofrio, si è mosso per trovare una soluzione».

Una soluzione possibile

Nel post prosegue parlando dell’equipe del di protesi dentaria guidata dal professor Fernando Zarone. «E’ stato lui, coadiuvato dalla professoressa Ambra Michelotti, ortodontista, a studiare una protesi estetica adatta alle mie problematiche, realizzata con le più avanzate tecnologie digitali e i materiali più innovativi. Possibilità fino a quel momento mai prese in considerazione dagli altri specialisti che avevo interpellato». Giacomo ringrazia su Facebook anche il professor Marcello Esposito, la dottoressa Raiano (per il trattamento del bruxismo) e il dottor Iannuzzi (anestesista) che ha messo l’equipe protesica in condizione di farmi una scansione digitale 3D… a me!», come a sottolineare la straordinarietà della procedura.

Felicità

Giacomo, comprensibilmente, non nasconde la sua gioia. «Finalmente – scrive fiero su Facebook – dopo anni di sofferenza e richieste di aiuto in tutta Italia, a Napoli le professionalità del Policlinico mi hanno “rigenerato”, salvando la mia gioia di vivere». Consumati dal bruxismo, i denti e il sorriso di Giacomo erano quasi del tutto spariti. Un dramma, soprattutto per un uomo che ha sempre fatto del sorriso la sua arma contro il pregiudizio. Aveva affidato ai social la sua disperazione, scrivendo su Facebook: «Da 9 anni sorridere è un incubo per me, ormai ho i denti consumati. È un incubo perché amo ridere, vivere… uscire… “parlare” ed essere protagonista. Tutto ciò lo continuo a fare, me lo impongo ogni giorno, altrimenti sarebbe finita.».  Giacomo aveva consultato vari dentisti, ottenendo solo risposte negative. CONTINUA A LEGGERE CLICCA QUI

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