Alimentazione

Regno Unito: snack vietati alle casse contro obesità infantile

Regno Unito: snack vietati alle casse contro obesità infantile

Continua la stretta da parte del governo britannico contro il junk food, per ridurre l’obesità infantile. Da oggi nel Regno Unito non si potranno più trovare snack e dolciumi lungo la fila che porta alle casse. L’obiettivo è mettere al riparo dalle tentazioni i bambini, facili prede delle strategie di marketing utilizzate per posizionare i prodotti nei supermercati. Lo ha annunciato il governo britannico, delineando un divieto in piena regola al riguardo, nel quadro della campagna avviata un anno fa contro il dilagare dell’obesità infantile e giovanile nel Paese. Il ministro della Sanità, Jeremy Hunt, ha spiegato alla BBC che la legge intende dimezzare il numero di bambini obesi entro il 2030, in particolare in Inghilterra. Di qui un nuovo pacchetto di misure per scoraggiare il cosiddetto ‘junk food’, che rappresenta un carico di calorie, facilmente scelto dai più piccoli, non a caso lungo le casse questo tipo di prodotti si trovano ad altezza bambino. ”Vogliamo dare più potere ai genitori di fare scelte salutari” per i loro figli, ha rimarcato Hunt, promettendo, oltre alla stretta nei supermercati, pure restrizioni più severe sulla pubblicità di prodotti ad alto contenuto di zuccheri in tv e sul web. Quest’iniziativa fa seguito al recente obbligo d’indicare il numero di calorie dei cibi anche nei menu dei ristoranti.

L’obesità nel mondo

Secondo uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità il numero dei bambini obesi è superiore di oltre dieci volte rispetto a quello del 1975: 120 milioni in tutto il mondo. Sebbene l’obesità sia tradizionalmente concentrata nei Paesi ad alto reddito, dove la dieta è più ricca, negli ultimi anni il divario si sta assottigliando con un numero maggiore di bambini obesi anche in nazioni come Egitto, Messico e Sud Africa. A distanza di quarant’anni questi Paesi si trovano vicini ai livelli massimi, in particolare per le ragazze fra i 20 e 25 anni. Il tasso di obesità infantile più alto del mondo si trova in Polinesia e Micronesia (25,4% per le femmine 22,4% per i maschi), davanti ai quello della “regione anglofona ad alto reddito” nella quale rientrano Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Irlanda e Canada. Se il passo dovesse rimanere immutato, entro il 2022 ci saranno più bambini e teenager obesi di quanti non siano sottopeso (attualmente 192 milioni, metà dei quali in India).

 

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