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Keystone, un nuovo virus tra quelli che contagiano l’uomo

Virus Keystone

C’è purtroppo un virus in più nella lista di quelli che sono riusciti a fare il “salto” dall’animale all’essere umano, e che ora sono in condizione di nuocere. Tristemente famosi sono i virus Zika, Dengue e Chikungunya. Questo nuovo virus (nuovo per gli esseri umani) usa le zanzare per infettare organismi ospiti e si chiama Keystone, diffuso di solito fra scoiattoli, cerbiatti e procioni nel Nord della Florida. E il paziente zero è un sedicenne statunitense finito in ospedale con febbre alta e un’eruzione cutanea. Non è un caso attuale, risale a due anni fa, ma sene parla ora perché finalmente i ricercatori sono riusciti a identificare il virus e la notizia è stata ripresa da Clinical Infectious Diseases. Inizialmente si sospettava che l’adolescente fosse stato infettato dal virus Zika. Ci sono voluti invece quasi 2 anni, raccontano gli autori, per identificare la vera causa della malattia, dopo che i test avevano escluso Zika.

Battaglia complessa

«Non riuscivamo a capire cosa stava succedendo» ha confidato Glenn Morriss, direttore dell’Istituto malattie emergenti dell’ateneo alla stampa Usa. Dopo un anno e mezzo di analisi e controlli si è riusciti a far luce sul mistero. Il virus Keystone è stato infatti rilevato nei campioni prelevati al paziente ed era totalmente inatteso: non era mai stato rilevato prima negli esseri umani. Ma nonostante ciò «l’infezione potrebbe essere piuttosto comune nel Nord Della Florida», spiega Morris in una nota. I ricercatori della University of Florida sono stati coinvolti nel caso, proprio per cercare di far luce sulla condizione misteriosa che affliggeva il giovane.

Di che si tratta

Il patogeno «era stato identificato tra gli animali che vivevano nell’area di Tampa Bay nel 1964. E uno studio dell’epoca, citato dai ricercatori, aveva svelato che il 19-21% degli abitanti di quest’area era portatore di anticorpi del virus» spiega il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco. Dunque, evidentemente, c’era stata un’esposizione ma il patogeno non era mai stato isolato negli esseri umani. La speranza è che non ci siano ulteriori contagi e dunque non si debba aggiungere il Keystone alla lista dei “nemici pubblici”.

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