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Vaccini, retromarcia sulle autocertificazioni

Vaccino, una bimba viene vaccinata
Vaccini, un nuovo piano

Sul tema dei vaccini, o meglio sulla proroga all’obbligatorietà e sulla possibilità di presentare semplici autocertificazioni, da Roma arriva una netta retromarcia. La maggioranza infatti ci ripensa: è pronto un emendamento per confermare l’obbligo per la frequenza scolastica. Nel governo si sta valutando una serie di emendamenti presentati da diversi gruppi parlamentari che abroga dal decreto Milleproroghe il comma che rende non obbligatori i vaccini per i bambini di materne e asili. I relatori delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali, Giuseppe Buompane e Vittoria Baldino, che stanno esaminando il provvedimento, potrebbero dare parere positivo.

Soddisfazione dei pediatri

«Come pediatra ero estremamente preoccupato per questo nuovo anno scolastico, un anno che in assenza di certezze sarebbe iniziato sotto i peggiori auspici. Il passo indietro registrato nel cosiddetto decreto Milleproroghe ci dice che è prevalso il buon senso». Antonio D’Avino, vice presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp)  e segretario provinciale della sezione di Napoli, esprime grande soddisfazione per la strada che si va delineando.
«Siamo molto soddisfatti – dice – nell’apprendere che l’emendamento sull’obbligo vaccinale  per la frequenza scolastica è stato ritirato. La maggioranza, infatti, sta valutando una serie di emendamenti presentati da diversi gruppi parlamentari che abroga dal decreto Milleproroghe il comma che rende non obbligatori i vaccini per i bambini di materne e asili». Un cambio di passo essenziale in vista della prima campanella. «Con la mancanza di chiarezza vissuta negli ultimi mesi – prosegue D’Avino – si rischiava una catastrofe. La legge Lorenzin – ricorda D’Avino – prevede che i bimbi per poter accedere a nidi e scuole dell’infanzia devono portare la certificazione dei vaccini fatti. Mentre la circolare ministeriale sanciva il solo obbligo  di autocertificazione da parte di quei genitori che dichiaravano di aver prenotato i vaccini “obbligatori”. Facile comprendere come questo potesse dare adito a confusione, se non addirittura a veri e propri inganni per aggirare l’obbligo».

La confusione dei genitori

Le preoccupazioni di D’Avino erano legate non solo all’esperienza delle segnalazioni arrivate dagli studi Fimp di Napoli, ma anche da preoccupanti dubbi sollevati dai genitori stessi. Molte mamme sono disorientate, non sanno come comportarsi e hanno letto nella circolare ministeriale la volontà del governo di rallentare sul tema dei vaccini. Più di una mamma mi ha chiesto se questa nuova circolare fosse figlia di qualche dubbio sulla pericolosità dei vaccini. Chiaramente ho potuto rassicurare questi genitori e convincerli dell’efficacia e della sicurezza dei vaccini. Riuscire ad affermare l’obbligatorietà è un passo essenziale nella tutela della salute di tutti i bambini, e ancor più per quelli immunodepressi. Dobbiamo tutti imparare a parlare di vaccini fortemente raccomandati per le  evidenze scientifiche più che di vaccini obbligatori. L’obbligo è stata una risposta necessaria rispetto alla riduzione delle coperture vaccinali, ma auspico che nei prossimi tempi i genitori partecipino in modo sempre più convinto alle campagne vaccinali»

I Dem

«La maggioranza M5s-Lega della Commissione Affari sociali – dice ha il capogruppo Dem in commissione Affari sociali, Vito De Filippo – ha proposto la soppressione del comma 3 dell’articolo 6 del decreto legge che prevede la proroga dell’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione scolastica. Si tratta di una clamorosa retromarcia e di una straordinaria vittoria della buona politica, della scienza e del buon senso. Ieri, durante le audizioni, i medici, i pediatri e gli esperti degli Istituti superiori di Sanità, avevano contestato nel merito le ragioni di una scelta che metteva a rischio la salute dei bambini. E’ un successo importante ottenuto anche grazie al contributo decisivo dei parlamentari del Partito democratico».

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