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Lattosio e miti da sfatare: latte serve a tutte le età

Lattosio, tutti i miti da sfatare sul latte

Una sana alimentazione, unita a uno stile di vita attivo, aiuta a mantenersi in forma e a prevenire molte malattie metaboliche croniche. Non tutti però sanno cosa significhi seguire uno stile di vita sano e le informazioni che circolano, soprattutto sulla rete, a volte sono poco attendibili o addirittura sbagliate. Secondo le ricerche, molti italiani ritengono credibili le notizie di salute che apprendono da radio, televisione, giornali e anche dalla rete (rapporto di Eurobarometro: EBU Media intelligence Service «Trust in media 2017»). Per aiutare a selezionare le informazioni affidabili da quelle che non lo sono non facendosi trarre in inganno da notizie sensazionalistiche ed errate (le cosiddette fake news), il CREA ha fatto un po’ di chiarezza partendo dal latte e lattosio. L’ente pubblico da più di 80 anni si occupa di ricerca nel campo degli alimenti e della nutrizione e prepara documenti di indirizzo per la popolazione italiana e per i professionisti del settore.

Latte e derivati, gli effetti sulla salute umana

Alcuni ‘esperti’ sconsigliano il consumo di latte vaccino e dei suoi derivati a tutta la popolazione, per presunti danni alla salute. In realtà, il latte e i suoi derivati, se consumati secondo le raccomandazioni delle agenzie nazionali, contribuiscono a fornire macro- e micro- nutrienti essenziali durante tutto l’arco di vita. Il loro consumo è fondamentale durante l’infanzia, l’adolescenza e la prima giovinezza, periodo durante il quale aumentano la massa e la densità ossea.  Nel caso di intolleranza al lattosio gli esperti consigliano comunque il consumo di yogurt e prodotti caseari a ridotto contenuto di lattosio.

Un’altra accusa è che il consumo di latte e derivati provochi una perdita di calcio dalle ossa in seguito ad acidificazione del sangue, contribuendo così all’osteoporosi. In realtà, non c’è una relazione di causa-effetto tra carico acido della dieta e salute dell’osso. Il bilancio del calcio corporeo non ne è influenzato perché, a fronte di un’aumentata escrezione urinaria, vi è un aumento dell’assorbimento intestinale di questo minerale. Il calcio contenuto nel latte e i suoi derivati è altamente biodisponibile e questi alimenti contengono inoltre magnesio e fosforo, tutti cruciali per il metabolismo osseo. Si pensa spesso anche che il latte e i suoi derivati siano troppo ricchi di grassi e quindi contribuiscano all’aumento di peso e di colesterolo ematico. Tuttavia il contenuto di grassi nel latte è relativamente basso (circa 3,6 g/100 g nel latte vaccino intero) e contiene alcuni grassi che hanno un ruolo positivo per l’organismo. Inoltre, il contributo del consumo di latte all’apporto totale di colesterolo alimentare è molto limitato.  Nei bambini e negli adolescenti il consumo di latte e yogurt è inversamente correlato all’aumento di peso corporeo. Tra le fake news che circolano in rete, c’è chi ritiene che il latte sia un fattore di rischio per i tumori. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è stato osservato un effetto protettivo del consumo di latte e derivati per il tumore del colon-retto, mentre esistono solo limitate evidenze per l’associazione tra un consumo molto alto di latte e derivati (> 400 g/die) e l’aumento del rischio di sviluppare il tumore della prostata. Altra accusa mossa nei confronti del latte è che aumenti il rischio di insorgenza di patologie cardio-metaboliche (malattie cardio-vascolari e diabete di tipo 2). Al contrario, esistono dati che suggeriscono un effetto protettivo del consumo di latte e prodotti caseari, soprattutto prodotti scremati e fermentati, nei confronti dello sviluppo di sovrappeso, obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Per quanto riguarda farmaci e pesticidi, i Regolamenti Europei impongono limiti, validi in tutta l’UE, alla presenza di residui negli alimenti, tra cui anche il latte e i suoi derivati. Dati recenti sui prodotti lattiero-caseari commercializzati in Italia hanno rilevato una forte aderenza a questi regolamenti. In conclusione, la letteratura scientifica più recente indica che un consumo appropriato di latte e derivati ha effetti positivi in tutte le fasce di età, con l’eccezione di alcune specifiche condizioni patologiche, quali l’intolleranza accertata al lattosio e l’allergia alle proteine del latte. 

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