Prevenzione

Sport e alimentazione, così si evitano problemi alla prostata

Benessere mentale, lo sport è un alleato
Sport e alimentazione

Lo sport e una sana alimentazione sono il segreto per la salute della prostata. Però, c’è un segreto, si deve iniziare a mettere da parte questo “tesoretto” di salute a partire dai 25 anni. Seguendo questo stile di vita il rischio di contrarre malattie urologiche come l’ingrossamento della prostata (iperplasia prostatica benigna – Ipb) e la disfunzione erettile (De) scende del 30% circa.

L’INDAGINE

Il dato è stato presentato dalla Società Italiana di Urologia (Siu) dopo che gli esperto hanno realizzato 7.300 visite in 159 centri italiani. In particolare, come ha precisato Walter Artibani, segretario generale della Siu, in 79 centri durante le visite sono state compilate oltre 2.800 schede da parte di uomini con età media 55 anni, incentrate sul confronto fra lo stile di vita e l’attività fisica praticati all’età di 25 anni e al momento della visita.

PANTOFOLAI

I dati ricavati «non lasciano dubbi – afferma il professor Fabio Parazzini dell’Università di Milano, autore dello studio – i giovani pantofolai avranno in media maggiori problemi per quel che riguarda il benessere della prostata. Al contrario, l’attività fisica intensa e regolare svolta prima dei 25 anni riduce del 20% il rischio di iperplasia della prostata benigna in età adulta fino al 30% in meno se la pratica è costante nel tempo. Lo studio conferma anche l’impatto importante del peso extra sulla salute della prostata. L’obesità prima dei 25 anni accresce del 32% la probabilità di iperplasia della prostata benigna, e fino al 41% se la condizione è presente allo stato attuale.

SINDROME METABOLICA

Non solo, l’indagine evidenzia anche che la sindrome metabolica (coesistenza di alcuni fattori che favoriscono la possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete, ndr) influenza il rischio del 48% di manifestare iperplasia della prostata benigna da adulti. E stesso impatto si è registrato per la disfunzione erettile, riducibile del 20% con l’attività fisica prima dei 25 anni. Durante le visite sono stati rilevati 744 casi di iperplasia della prostata benigna, di cui il 31% di nuova diagnosi, presente soprattutto nelle fasce di popolazione più giovane e osservati 650 pazienti con De (23% dl totale) di cui oltre il 44% già in terapia farmacologica.

 

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