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Stenosi aortica, nemica silenziosa e letale

Stenosi aortica, nemica silenziosa
Stenosi aortica, nemica silenziosa

Fame d’aria (dispnea), dolore al petto (angina pectoris) e sincope (svenimento improvviso). Sono questi i sintomi tipici della stenosi aortica nelle sue forme più gravi, una malattia che in Italia è molto più diffusa di quanto si possa credere e che nonostante questo viene spesso diagnosticata in ritardo. Il motivo? Spesso i medici – se non quelli specialisti – non hanno una formazione specifica sul problema e quindi non riescono sin dai primissimi sintomi a riconoscere un campanello d’allarme della stenosi aortica. Un’indagine DOXA effettuata sia a livello nazionale sia a livello regionale, che ha coinvolto medici di medicina generale e cardiologi di base, svelando proprio l’esigenza di una formazione specifica. In particolare, la ricerca messo in evidenza che la conoscenza della stenosi aortica, delle possibili opzioni terapeutiche e del percorso del paziente affetto da questa patologia non è adeguata. Le cause della stenosi valvolare aortica sono molte, si può parlare di stenosi aortica congenita quando è legata a malformazioni come la bicuspidia aortica. Può correlarsi a patologie di origine reumatica, dovute ad una precedente e malcurata infezione batterica. Mentre la degenerazione calcifica è in genere collegata al normale processo d’invecchiamento dell’organismo: dà i primi segnali dopo i 65 anni ed è comunque la causa più frequente.

TAVI

Una delle tecniche più efficaci nel trattamento chirurgico della stenosi aortica è la TAVI, acronimo Transcatheter Aortic Valve Implantation (impianto valvolare aortico transcatetere). Si tratta di una tecnica della cardiologia interventistica che permette l’impianto della valvola aortica con un approccio percutaneo (quindi meno invasivo) in alternativa alla sostituzione con intervento cardiochirurgico. Il chirurgo arriva al cuore passando un’arteria utilizzando strumenti di altissima precisione e, quindi, senza praticare incisioni invalidanti e a rischio infezione.

FORMAZIONE

Per offrire ai medici del territorio una migliore informazione sulla stenosi aortica, oggi (lunedì 3 giugno) arriva in Campania la seconda tappa del progetto TAVI è VITA, realizzato da GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica) in collaborazione con SIC (Società Italiana di Cardiologia) e SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca). Il progetto nasce proprio per aumentare la collaborazione tra cardiologi interventisti e cardiochirurghi con i cardiologi del territorio ed i medici di medicina generale.

 

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