Prevenzione

HPV, l'incredibile verità di "Bree"

HPV, l'appello di Bree
HPV, l'appello di Bree

Sì ai vaccini, no alle informazioni distorte. Perché i vaccini possono salvare la vita e avrebbero potuto evitarmi il cancro. In stretta sintesi è questo l’appello lanciato da Marcia Cross, la “Bree van de Kamp” di Desperate Housewives, lanciato tramite social e tramite la tv a tutti i sostenitori no vax. L’attrice ha parlato della sua malattia, si è infatti ammalata di tumore a causa del virus Hpv. A rivelarlo è stata lei stessa durante una puntata della trasmissione della Cbs “This Morning”. Di qui l’appello alla vaccinazione delle giovani generazioni contro il virus, che ha probabilmente causato anche un tumore avuto dal marito.

 

LEGAMI

Il marito della Cross, Tom Mahoney, ha avuto una diagnosi di cancro alla gola nel 2009, mentre l’attrice ha scoperto nel 2017 di avere un tumore dell’ano. Dopo le analisi, ha spiegato nell’intervista, i medici hanno suggerito che lo stesso ceppo di Hpv, uno di quelli coperti dal vaccino, sia alla base di entrambi i casi. Sia Cross che il marito dopo la chemioterapia sono in remissione, ha rivelato l’attrice. «Non sapevo neanche che il virus fosse legato al tumore prima della mia diagnosi – ha detto “Bree”, che ha annunciato che vaccinerà le proprie figlie gemelle che hanno 12 anni -. Ancora non lo sanno ma avranno la prima dose alla fine della scuola». L’attrice ha anche sottolineato lo stigma che circonda i pazienti che hanno il suo stesso tipo di tumore. «So che ci sono persone che provano vergogna – ha affermato -. Hai il cancro. Devo anche sentirti in imbarazzo come se avessi fatto qualcosa di sbagliato perché ha preso la residenza nell’ano?».

L’HPV

La sigla è l’acronimo di Human Papilloma Virus e in pratica rappresenta un’intera famiglia composta da oltre cento varietà diverse di virus. La maggior parte degli HPV causa solo delle lesioni benigne, si pensi ad esempio alle verruche che colpiscono la cute (di mani, piedi o viso) o i condilomi o papillomi che interessano le mucose genitali e orali. Ecco perché la maggior parte delle infezioni genitali da HPV regredisce spontaneamente. Purtroppo, però, una piccola quota, se non trattata, può evolvere lentamente verso una forma tumorale. Il tumore del collo dell’utero è infatti quasi sempre correlato alla presenza dell’HPV.

L’INFEZIONE

Va da se che l’infezione da Papilloma virus umano può avere effetti molto diversi a seconda del tipo e della famiglia a cui appartiene il ceppo virale con cui si entra in contatto. Generalmente, il virus si replica sfruttando le cellule della cute e delle mucose e promuovendone una crescita eccessiva (iperplasia) che provoca le tipiche formazioni: condilomi e papillomi della cute e delle mucose. Spesso queste escrescenze sono rivestite da uno strato di cheratina (ipercheratosi) tipica di alcune forme dell’infezione. I tipi più pericolosi di HPV sono, tuttavia, quelli che provocano lesioni a evolutività maligna nelle vie respiratorie superiori – laringe, faringe, lingua, tonsille, palato, naso – o ai genitali maschili e femminili – glande, pene, scroto per l’uomo, perineo, vagina, utero, cervice uterina per la donna. Ecco perché è sempre bene tenersi sotto controllo con analisi ad hoc. Per sapere come difenderci dai rischi del papilloma la cosa migliore è consultare il ginecologo o l’andrologo, a seconda dei casi, perché solo lo specialista può darci consigli veramente utili. Il dottor Google non è mai una buona idea.

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