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Salute bambini: contro il “deficit di natura” l’iss ha formato 6mila pediatri e infermieri

Salute bambini: contro il “deficit di natura” l’iss ha formato 6mila pediatri e infermieri

Insegnare ad identificare i fattori di rischio ambientali, come l’inquinamento, e descrivere come il verde urbano possa mitigare le esposizioni. Ma non solo. Nel progetto, vengono elencate dal CURSA le azioni necessarie per rinsaldare quel rapporto tra Natura e Bambini che sembra essersi logorato con l’avvento delle nuove tecnologie digitali: arrampicarsi su un albero, prendere la rincorsa e saltare dentro una pozzanghera, andare in cerca di fossili, guardare in sicurezza un ruscello, fare una passeggiata nel bosco di notte. In altre parole, l’obiettivo è contrastare quello che viene definito il Deficit di Natura tra i bambini, coinvolgendo pediatri e operatori sanitari. Il progetto pilota che si intitola “Ambiente, clima e promozione della salute dei bambini”, è promosso e sostenuto dal Ministero della Salute, nell’ambito delle attività del Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Ambiente e Salute) e realizzato dal CURSA (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente) insieme con il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio. Iniziato nella primavera del 2018, il progetto è giunto alla sua ultima tappa e i risultati sono stati presentati e condivisi oggi 21 giugno presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

Uno dei prodotti principali del progetto è stato il Corso di Formazione A Distanza (FAD) “Natura è Benessere: dalla parte dei bambini” per fornire ai pediatri, ai medici di famiglia e a tutti gli operatori sanitari lo strumento per sensibilizzare le famiglie verso stili di vita più sani e sostenibili. Il Corso, sviluppato in collaborazione con il Servizio Formazione, è erogato sulla piattaforma dell’ISS. Ad oggi sono più di 6mila gli iscritti al programma.

Un focus particolare è stato dato agli spazi verdi nelle nostre città, ai parchi naturali e all’importanza di un contatto diretto dei bambini con la Natura. Il Corso FAD fornisce infatti la base per modificare le abitudini e gli stili di vita dei bambini e delle loro famiglie, un vero investimento per il mantenimento dello stato di benessere e salute anche da adulti.

Il materiale del Corso FAD fornisce inoltre agli operatori sanitari gli strumenti per comprendere che noi non siamo solo il frutto dei nostri geni, ovvero dell’informazione contenuta nella sequenza di DNA, ma siamo molto più complessi: il nostro genoma dialoga continuamente con l’ambiente e ne rimane intimamente influenzato, sia positivamente che negativamente.

Deficit di natura: i rischi 

Il percorso formativo si conclude con una guida per i decisori politici, introducendo un nuovo paradigma clinico, definito nel 2005 da Richard Louv come “disturbo da deficit di natura”. Con questo termine il fondatore del “Children and Nature Network”, pone l’attenzione sugli stili di vita delle nuove generazioni che sono afflitte da una vera e propria sindrome da “deficit di natura”, come riduzione della percezione dei 5 sensi, difficoltà di concentrazione, minore capacità fisica ed emozionale.

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