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Glaucoma: arriva l’App che aiuta a seguire la terapia

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Sono anziani, soffrono di più patologie e prendono in media dieci farmaci ogni giorno tra cui i colliri per abbassare la pressione oculare. Sono alcuni dei motivi che spiegano come mai circa il 40% dei pazienti affetti da glaucoma non aderisca alla terapia. Anzi, secondo quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Ophthalmology il 45% assume meno del 75% della dose prevista.

“Questi dati – commenta il professor Luciano Quaranta, direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Pavia presso l’IRCCS San Matteo – ci danno la misura di quanto sia importante stimolare l’aderenza terapeutica nei nostri pazienti al fine di ridurre la progressione della malattia. L’aderenza e la persistenza terapeutica, infatti, sono degli aspetti fondamentali della cura del glaucoma”.

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, i “non aderenti” superano il 70% fra gli anziani, che spesso sono colpiti da diverse malattie e affrontano maggiori difficoltà a seguire le indicazioni del medico. Basta pensare che l’11% degli anziani (circa 1 milione e 500mila persone in Italia) deve assumere ogni giorno 10 o più farmaci.

Esistono delle cosiddette ‘barriere’ alla scarsa aderenza e resistenza alla terapia. “Tra queste – prosegue il professor Quaranta – quella di maggior rilevanza è la scarsa comprensione dell’efficacia della terapia perché il paziente non percepisce il beneficio della cura. Inoltre, c’è il problema della dimenticanza della somministrazione. E’ stato stimato, infatti, che i pazienti affetti da glaucoma assumono mediamente 2.7 farmaci per altre patologie sistemiche associate”. C’è anche una oggettiva difficoltà nella gestione del farmaco (flaconi piccoli o difficilmente utilizzabili da pazienti anziani) e degli orari di somministrazione. “Molti pazienti, soprattutto anziani – sottolinea l’esperto – la sera si dimenticano di somministrarsi il farmaco: si addormentano o fanno fatica a farsi aiutare di sera”.

Glaucoma, la nuova App

Con quali conseguenze? “La mancata aderenza e persistenza terapeutica porta inesorabilmente ad una progressione della malattia. Stimolare l’aderenza terapeutica è di fondamentale importanza nel paziente glaucomatoso, al fine di evitare un progressivo ed inesorabile decadimento della funzione visiva” spiega il professor Quaranta.

Proprio con l’obiettivo di incentivare una maggior aderenza terapeutica nei pazienti con glaucoma, è stata scelta la App ‘Carepy – La tua cura nelle tue mani’, un servizio digitale che crea una rete virtuosa tra medici, farmacisti e pazienti con l’obiettivo di semplificare la gestione dei farmaci, delle terapie e delle misurazioni di tutta la famiglia e di migliorare le performance di aderenza alla terapia.

Un progetto-pilota è partito da poco per favorire l’aderenza terapeutica dei pazienti glaucomatosi aiutandoli con questa App. I ‘nuovi anziani’, infatti, sono sempre più digitali. Secondo gli ultimi dati Istat, negli ultimi 12 mesi hanno utilizzato internet il 56% delle persone tra i 60 e i 64 anni, il 31% di quelli tra i 65 e 74 anni e l’8,8% degli over 75. Senza contare, poi, che la App può diventare uno strumento utilizzato anche dai care-giver familiari, siano essi consorti, figli o badanti.

Come funziona questa App? La soluzione integrata permette al medico (MMG o specialista), attraverso la web application Carepy Med, di inserire le prescrizioni dei farmaci e le terapie del paziente e di visualizzare in tempo reale un report sull’aderenza terapeutica comunicando, se necessario, direttamente con il paziente. Con Carepy Pharma, il farmacista verifica le prescrizioni e inserisce le informazioni sui farmaci e parafarmaci ritirati dal paziente. Carepy, in base alle indicazioni terapeutiche, supporta attivamente il farmacista nel controllo delle scorte e delle scadenze dei prodotti per tutta la famiglia e consente di inviare consigli mirati. I dati inseriti dal medico e dal farmacista sono visualizzabili direttamente dal paziente e dalla famiglia sull’App Carepy che gli segnala quando assumere i medicinali, quando effettuare misurazioni, quando recarsi ad un appuntamento o tornare in farmacia per rifornirsi di nuove confezioni e che gli fornisce consigli personalizzati per migliorare la salute. Carepy è già attiva su tutto il territorio nazionale ed è lo strumento utilizzato nel progetto-pilota sull’aderenza terapeutica dei pazienti con glaucoma, partito da qualche mese.

Per un anno, nell’ambito di un progetto-pilota realizzato con il contributo non condizionato di Visufarma, il servizio verrà distribuito in 30 farmacie (10 per area geografica: Nord, Centro e Sud) ad un totale di 300 pazienti con glaucoma per misurare la loro aderenza nelle terapie ipotonizzanti e complementari. “Sicuramente il fatto di coinvolgere più figure nella gestione del paziente è di grande utilità. Infatti, avere come alleato nella cura della malattia anche il farmacista non può che migliorare la sorveglianza sull’aderenza terapeutica”, dichiara Quaranta. “Sono del parere che coinvolgere anche altri professionisti della salute nel monitoraggio del paziente affetto da glaucoma non possa che migliorare il risultato finale che è la preservazione della funzione visiva. Questa doppia vigilanza anche da parte del farmacista penso possa essere di grande utilità per migliorare anche da un punto di vista psicologico l’approccio alla malattia da parte del paziente, che non deve mai essere lasciato solo nella gestione del percorso terapeutico”.

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