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Buona Sanità, quei medici “eroi”

Premio Buona Sanità

Una targa, un riconoscimento per l’abnegazione e la professionalità. Un modo per dire grazie a tutti i medici che con il proprio operato si sono distinti nel corso del 2019, quei medici che sono l’esempio delle eccellenze, troppo spesso invisibili agli occhi del paese, della sanità campana. La cerimonia di premiazione della Buona Sanità si è tenuta alla sala Nassiriya del Palazzo del Consiglio Regionale della Campania alla presenza del presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio e del consigliere regionale e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli

CHI SONO

A voler premiare tutti i medici della Campania che ogni giorno fanno miracoli, senza clamori o telecamere pronte a riprendere, non sarebbe bastata una settimana. Così, simbolicamente, i vincitori sono stati selezionati in base alle segnalazioni arrivate dai presidi sanitari e alle notizie lanciate da giornali e Tv.  Questi “angeli” sono Giacomo Carrisi, Pasquale Formisano, Ciriaco Pedicini e Raffaele De Nardo (Psaut di San Bartolomeo in Galdo) per aver salvato, nel maggio 2017, una donna colpita da un trauma commotivo. Dario Formigli, Michelantonio Maffeo (premio in memoria, è stato ritirato dalla moglie Marisa Foiano) e Ciriaco Pedicini dello stesso presidio per aver salvato, nell’agosto 2018, la vita ad un giovane infartuato. Il caporeparto dei vigili del fuoco Vincenzo Gilardi e l’autista soccorritore Antonio Raggi per aver tratto in salvo una donna che, il 28 aprile 2019, minacciava di lanciarsi nel vuoto da una finestra dell’Ospedale pediatrico Santobono. La I Unità Operativa Complessa Malattie infettive ad indirizzo neurologico dell’Ospedale Cotugno-Azienda dei Colli per aver curato, nell’ottobre 2018, un’intera famiglia affetta da colera, destinandogli un’intera ala del reparto. Il chirurgo Angelo Sorge dell’ospedale San Giovanni Bosco per aver operato e dimesso in giornata, nell’aprile 2019, un anziano di 93 anni affetto da ernia inguinale. L’Unità Operativa Complessa di Terapia del Dolore dell’Ospedale Cardarelli che è rimbalzato agli onori delle cronache per aver ospitato recentemente Loredana Simioli per l’impagabile attività quotidiana di supporto e cura ai malati terminali. Il personale dell’Ospedale Santobono per essere riuscito a gestire in maniera efficace un caso inusuale per una struttura pediatrica come quello della piccola Noemi, raggiunta da un colpo di pistola durante una sparatoria in piazza Nazionale e il Reparto Medicina di Urgenza del Cto per aver permesso ad una malata terminale di coronare il suo sogno d’amore, permettendole di celebrare le nozze all’interno del reparto.

IL VOLTO MIGLIORE

«Spesso gli operatori del settore sono oggetti di attacchi e violenze – affermano Borrelli e D’Amelio –. Oggi abbiamo mostrato il volto migliore della Sanità in Campania rappresentativo della stragrande maggioranza degli operatori del comparto che oltre a svolgere azioni esemplari e professionalmente ineccepibili sono frequentemente protagonisti di grandi storie di umanità». Storie che troppo spesso nessuno racconta, ma che restano nel cuore delle tante famiglie che le vivono e che, ne siamo certi, sono le prime a porgere commossi il loro grazie.

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