Prevenzione

Vaccinazioni, la Asl chiama i cittadini a raccolta

Benedetto Casillo per la campagna vaccinale ASL Napoli 1
Benedetto Casillo per la campagna vaccinale ASL Napoli 1
EVITARE COMPLICANZE E RISCHI INUTILI, I MEDICI (E L'ATTORE) IN CAMPO PER LA PREVENZIONE

«Voi dovete metterci solo il braccio». Lo dice con una magistrale interpretazione Benedetto Casillo, testimonial quest’anno della campagna vaccinale lanciata dall’ASL Napoli 1 Centro in vista dell’influenza di stagione. Lo spot, girato sul lungomare di Napoli, è frutto anche della collaborazione tra la ASL e l’Ordine dei Medici di Napoli. Una sorta di “alleanza per la salute” che l’Istituzione sanitaria h siglato con i camici bianchi partenopei e che porterà l’invito a vaccinarsi sui monitor di tutte le metropolitane e le funicolari di Napoli.  «Solo facendo squadra con chi sul territorio è a contatto con i cittadini – dice il direttore generale ASL Ciro Verdoliva – possiamo far comprendere l’importanza di un gesto semplice ma indispensabile». Parole accolte con favore dal presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Silvestro Scotti: «Una battaglia alla quale tutti i medici tengono molto per la quale, non a caso, l’Ordine si spende da anni. Oggi giorno non è sufficiente garantire l’offerta vaccinale, è fondamentale porre rimedio ai danni creati dalle fake news. Noi siamo in campo anche per questo».

IL VIRUS

Ma perché è importante partire sin da subito con il piede giusto? Sono le temperature più basse a le continue escursioni termiche a favorire la circolazione degli agenti che causano problemi alla salute. Tra questi, i virus influenzali, in grado di provocare casi severi (soprattutto nelle persone più fragili). L’influenza si manifesta come un’infezione respiratoria acuta (con malessere generale, febbre anche oltre i 38 gradi, mal di gola, tosse) ed è particolarmente pericolosa nelle cosiddette “categorie a rischio”, come gli anziani o i pazienti affetti da malattie croniche debilitanti e i malati cronici. Molto importante, inoltre, per le donne in gravidanza, che non dovrebbero mai rincarare a vaccinarsi contro l’influenza. Tra i danni collaterali, al momento del picco epidemico, l’affollamento dei servizi sanitari, tra visite mediche, accessi al pronto soccorso e ricoveri in ospedale. Il modo migliore di fare prevenzione è vaccinarsi.

CHI RISCHIA MAGGIORMENTE

E’ bene ricordare che la vaccinazione contro l’influenza è gratuita per le persone con 65 anni di età (soggetti di età pari o superiore a 65 anni – chi ha compiuto o compirà 65 anni entro dicembre 2019, nati quindi nel 1954) e per coloro che soffrono di malattie croniche ad alto rischio di complicazioni, ad esempio malattie croniche dell’apparato cardio-circolatorio, respiratorio, renale. Ma anche malattie metaboliche (diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc) o malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV. E ancora, malattie infiammatorie croniche e malassorbimenti a livello intestinale, malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, malattie neuromuscolari a rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie.

FINO A DICEMBRE

La campagna di vaccinazione antinfluenzale andrà oltre la fine di dicembre garantendo, soprattutto attraverso l’impegno dei Medici di Medicina Generale (medici curanti) e dei Pediatri di Libera Scelta, la somministrazione gratuita del vaccino ai soggetti a rischio. Restano poi dei consigli di buon senso che possono essere molto utili a limitare la circolazione del virus, ma che in nessun caso sostituiscono la vaccinazione. Per combattere l’influenza e le più comuni sindromi da raffreddamento è importante:

  • lavarsi molto frequentemente le mani con acqua e sapone;
  • coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e preferire quelli usa e getta;
  • indossare abiti che permettono di trattenere il calore del corpo (cotone e la seta e, sopra, la lana);
  • fuori casa proteggersi, nelle giornate fredde e ventose, con sciarpe di lana o anche di seta
  • vestirsi “a cipolla” (a strati), per liberarsi eventualmente di una parte degli abiti entrando in un luogo riscaldato
  • umidificare gli ambienti
  • durante l’influenza occorre rimanere a casa e idratarsi adeguatamente privilegiando spremute, succhi di frutta e verdure
la memoria della pelle

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