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Dna modificato, un esperimento che mette i brividi

Una stringa di Dna

L’intervento sul Dna, l’ingegneria genetica, sta dando alla medicina risultati sino a qualche decennio fa impensabili, c’è però anche un lato “oscuro” di questa tecnica che a volte fa veramente rabbrividire. Il caso che arriva dalla Cina è emblematico, a quanto pare il controverso esperimento del ricercatore Hi Jiankui (convinto di aver fatto nascere due bimbe immuni dall’Hiv grazie alla tecnica Crispr) è fallito. Le bimbe con il Dna modificato non sarebbero immuni, e questo non è neanche l’aspetto peggiore. A rivelarlo alla rivista del Mit sono alcuni esperti che hanno visionato lo studio originale che il ricercatore aveva inviato ad alcune riviste scientifiche.

“FALSO VOLONTARIO”

L’intenzione di Jiankui, che aveva annunciato l’esperimento di “taglia e cuci” sul Dna circa un anno fa ad un congresso scientifico, era di conferire alle bimbe una mutazione genetica che protegge dall’infezione da Hiv. Nel manoscritto, che fu rifiutato da Nature e Jama, il ricercatore afferma nell’abstract di essere riuscito a riprodurre la variante nelle bimbe, e che la tecnica poteva aiutare milioni di persone a rischio di contrarre l’Aids. Dai dati contenuti nello stesso manoscritto, spiega però alla rivista Fyodor Urnov, genetista dell’università di Berkeley, emerge un’altra realtà. «L’affermazione di aver riprodotto la variante è uno sfacciato travisamento della verità – scrive l’esperto -, che può essere descritta solo in un modo: un falso deliberato. Lo studio mostra che il team di ricercatori invece ha fallito nel riprodurre la variante».

MUTAZIONI

L’esperto prosegue dicendo che al posto della variante genetica desiderata i ricercatori «hanno provocato delle altre mutazioni, il cui effetto è sconosciuto». Secondo il manoscritto inoltre, afferma la rivista, i ricercatori non hanno condotto nessun test sulle mutazioni ottenute sugli embrioni per verificarne l’efficacia contro l’Hiv prima di iniziare le gravidanze. I genitori delle gemelline inoltre potrebbero non essere stati informati correttamente sull’esperimento, che non avrebbe ricevuto nessuna approvazione da comitati etici. Una storia che fa venire i brividi e porta alla mente scenari apocalittici di film holliwoodiani quali Io sono leggenda o World War Z. Ma quelli, appunto, sono solo dei film. Questa è vita reale. 

la memoria della pelle

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