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Donazione organi, al Monaldi una settimana per la vita

Donazioni. Un medici con un cuore di plastica nelle mani
DAL 16 DICEMBRE DIBATTITI E CONFERENZE, MA ANCHE MUSICA E SPETTACOLI

Un intera settimana per dare valore al bene più prezioso, la vita. Parte il 16 dicembre, all’ospedale Monaldi, la settimana del dono. Una settimana di incontri e di eventi dedicati al tema della donazione degli organi, realizzata in collaborazione con il Centro regionale trapianti. Il taglio del nastro ci sarà alle 15, nell’aula Monaldi, con un dibattito sul tema a cui parteciperanno pazienti e caregivers invitati a condividere la loro storia. Interverranno, tra gli altri, Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’AO dei Colli; Antonio Corcione, direttore del Centro regionale trapianti; Andrea Petraio, responsabile della Uosd Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti adolescenti; Giuseppe Pacileo, responsabile della Uosd Scompenso cardiaco e riabilitazione; modererà l’incontro Carlo Negri, esperto in medicina narrativa. Interverranno, inoltre, i professionisti coinvolti nella gestione dei pazienti cardio trapiantati afferenti alle Uosd coinvolte. Tanti, tra martedì e mercoledì, anche i momenti di musica e spettacoli, tutti previsti alla Uosd di Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti adolescenti. Il 19 dicembre, alle ore 15, l’aula Monaldi diventerà il palcoscenico per la presentazione delle attività della Scuola in Ospedale sul tema della donazione degli organi.  Il 20, il cortile del Monaldi ospiterà una sfilata di maggiolini a cura dell’associazione Maggiolini Partenopei e l’associazione Kikka e Ciccia si occuperà dell’animazione per i piccoli ricoverati. La settimana si concluderà il 21, presso l’Aula Magna dell’Ospedale Monaldi, con uno spettacolo realizzato in collaborazione con l’Associazione Donare è Vita e l’Associazione Cardiomiopatie e Malattie Rare Onlus (ACMR) a cui hanno già aderito artisti come Andrea Sannino, Maria Nazionale, Gigi e Ross, Francesco Cicchella e Tony Figo.

ECCELLENZA ITALIANA

Va detto che l’Italia è per quel che riguarda i trapianti una vera e propria eccellenza. Il segreto si cela dietro un ottimo sistema di rete, che permette di valorizzare le grandi qualità delle scuole chirurgiche grazie a un’organizzazione che mette insieme la raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione, i prelievi di organi, la conservazione e il trasporto, fino al trapianto e al follow up. Le nostre eccellenze, riguardano non solo il trapianto di organi, ma anche quello di tessuti, come dimostra il caso del trapianto vertebrale a Bologna. La Rete trapianti è un esempio di come il fare squadra sia un valore aggiunto, specialmente in sanità, perché i trapianti non sono un lavoro da solisti. Non dimentichiamo infine che il trapianto in Italia è inserito nei livelli essenziali di assistenza, quindi è una terapia gratuita, assicurata da un sistema sanitario solidaristico.

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