Farmaceutica

Depressione, arriva lo spray nasale

Depressione, il male del millennio
Depressione, il male del millennio
IL FARMACO E' GIA' IN COMMERCIO E STA DANDO RISULTATI PROMETTENTI PER I PAZIENTI CHE NON HANNO RISPOSTO AD ALTRE TERAPIE

La depressione si affronta con uno spray nasale. Non è uno scherzo, si tratta di un nuovo farmaco già messo in commercio e  pensato per gli adulti che soffrono di disturbo depressivo maggiore resistente al trattamento. Questo significa che la ricerca offre oggi nuove speranze molto concrete per tutti pazienti che non hanno avuto benefici da almeno due diverse terapie antidepressive. Ma quante sono le persone colpite da quello che i medici definiscono “disturbo depressivo maggiore”? Solo guardando all’Europa si parla di 40 milioni di persone, non a caso la depressione è la principale causa di invalidità al mondo.

SPERANZA 

Per questi pazienti, l’obiettivo principale del trattamento è alleviare i sintomi della malattia e ottenere infine la remissione, eliminando totalmente o in larga parte i sintomi depressivi. Tuttavia, un terzo circa dei pazienti con non risponde alle terapie attualmente disponibili. Ecco perché ogni nuovo farmaco messo in commercio offre un nuovo strumento per la cura e costituisce una nuova speranza a chi non vede più la luce alla fine del tunnel. Per quel che riguarda questo nuovo spray nasale, i dati sono molto incoraggianti. Nei pazienti adulti (18-64 anni), a partire dal secondo giorno di terapia, il trattamento ha mostrato una maggiore riduzione dei sintomi depressivi rispetto al trattamento con un antidepressivo orale iniziato ex novo e uno spray nasale placebo. Il 70% circa dei pazienti trattati ha risposto al trattamento, ottenendo una riduzione dei sintomi pari o superiore al 50%. Il farmaco è un “antagonista del recettore per il glutammato N-metil D-aspartato (Nmda)”, questi significa che funziona in maniera diversa dalle altre terapie attualmente disponibili. Si ritiene che aiuti a ripristinare le connessioni sinaptiche tra le cellule cerebrali dei pazienti con Trd, rendendo possibile un aumento dell’attività e della comunicazione tra regioni specifiche del cervello. In base ai risultati degli studi clinici, si pensa che questo incremento di attività e comunicazione aiuti a migliorare i sintomi della depressione.

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