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Meningite, bene tenere la guardia alta

Salute mentale, un consulto medico
I CASI REGISTRATI AL NORD HANNO ALZATO IL LIVELLO DI GUARDIA, A CENTINAIA IN COSDA PER IL VACCINO

Con l’inizio del nuovo anno da Bergamo e zone limitrofe si è diffusa una vera e propria psicosi meningite. Del resto,  con il quinto caso di sepsi da meningococco  nel giro di un mese, il timore è stato più che giustificato. Ma è importante non farsi prendere dal panico. A rendere la misura equilibrata è stato anche il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza. «Non c’è motivo di panico o allarme generalizzato – ha detto – ma è giusto mantenere alta l’attenzione: se si interviene come si sta facendo, mettendo in atto una vaccinazione di massa, il focolaio si può infatti circoscrivere». Rezza ha anche sottolineato che  «il rischio di un’epidemia su larga scala è molto basso, perché si sta intervenendo in modo rapido e massivo». Anche se «non si può escludere – avverte – il verificarsi di altri casi finché le vaccinazioni in atto non daranno i loro effetti, il che richiede circa due settimane di tempo».

IN CODA

Non si può nascondere che le immagini di centinaia di cittadini in coda nel cuore della notte pur di riuscire a conquistare una dose di vaccino sono di quelle che non si dimenticano, e di certo ci riportano (almeno coloro che lo hanno vissuto) ad un’altra emergenza ormai lontana nel tempo, ma quella era un’altra storia. In questo giorni il super afflusso di cittadini agli ambulatori di Sarnico (Bergamo) hanno creato grandi disagi. basti pensare che si è arrivati a consumare più di 350 dosi di vaccino al giorno. Del resto a richiedere l’iniezione sono stati moltissimi dei residenti in tutto l’ambito del Sebino bergamasco (Comuni di Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola, Viadanica, Vigolo e Villongo).

FARE CHIAREZZA

Non di rado quando si sente parlare di meningite si fa una grande confusione. Meglio allora mettere qualche paletto, almeno per chiarire un po’ le idee e non lasciarsi condizionare da false convinzioni. La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). Generalmente riconosce una causa infettiva, tuttavia esistono anche forme non infettive (es. da farmaci, da neoplasia). La meningite infettiva può essere causata da virus, batteri e funghi o miceti. Quella virale, detta anche meningite asettica, è la forma più comune; di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. La forma batterica, invece, è più rara ma estremamente più grave e può avere anche conseguenze letali. La meningite da funghi o miceti si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e può rappresentare un pericolo per la vita. Gli agenti batterici sono diversi. Il più temuto, sebbene non sia il più frequente, è Neisseria meningitidis (meningococco), di cui esistono diversi sierogruppi; quelli che causano malattia nell’uomo sono A, B, C, Y, W135 e meno frequentemente X. In Italia e in Europa i sierogruppi B e C sono i più frequenti. Altri agenti batterici causa di meningite sono Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. Gli agenti virali più comuni sono l’herpesvirus, l’enterovirus, il virus dell’influenza.

 

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