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Leucemie e coronavirus, un numero verde in soccorso dei pazienti

Leucemie, un numero verde
Con 81 sezioni provinciali l'associazione opera in 116 centri ematologici di 18 regioni italiane per garantire a tutti le cure e l’assistenza necessarie.

Anche per maggio l’associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma (AIL) potenzia il numero verde 800.22.65.24  dedicato al sostegno dei pazienti ematologici, un numero che risponde a domande e preoccupazioni e che fornisce informazioni certificate sulla malattia e il Covid-19. Molti pazienti e famigliari infatti sono preoccupati dell’impatto che il rinvio di visite e controlli potrebbe avere sull’esito del percorso di cura, della possibilità di contrarre il virus, del rischio che corrono quando devono andare in ospedale per visite o controlli, dell’impatto del virus sull’attività lavorativa in termini di agevolazioni previste dalle norme vigenti. «Questo numero verde per l’emergenza Covid-19 testimonia il nostro impegno e la nostra volontà di non lasciare da soli i pazienti più fragili e i loro familiari in un momento in cui le incertezze, le ansie e le paure legate a un percorso di cura già lungo e complesso, si aggiungono ai problemi che stiamo vivendo a causa del Covid-19 – sottolinea il professor Sergio Amadori, presidente Nazionale AIL –. In questo momento di grande difficoltà per l’Italia sento l’esigenza e il dovere assoluto di esprimere un pensiero particolare a quei pazienti che in questo momento così particolare stanno combattendo con un tumore del sangue. Non siete soli, perché AIL è al vostro fianco – continua il prof. Amadori – Grazie al lavoro instancabile delle sue 81 sezioni provinciali la nostra Associazione opera in 116 centri ematologici di 18 regioni italiane per garantire a tutti le cure e l’assistenza necessarie, con ancor più impegno durante l’emergenza Coronavirus».

ATTRAVERSO IL WEB 

Inoltre il sito AIL.IT ha dedicato uno spazio all’emergenza Covid-19 dove vengono affrontate le questioni più ricorrenti, dalle modalità di rinnovo del piano terapeutico, a quelle per ottenere i permessi lavorativi. «I servizi concreti per supportare chi è affetto da un tumore del sangue e chi se ne prende cura, messi in campo da AIL anche nel corso di questa emergenza sanitaria, si stanno rivelando davvero molto utili. – dice Felice Bombaci, referente Gruppi AIL Pazienti – I pazienti ematologici ed i loro familiari hanno assoluto bisogno di confrontarsi, di avere informazioni attendibili e di sentirsi rassicurati circa l’adeguata prosecuzione del loro percorso di cura e su tanti altri aspetti legati alle terapie».  La sezione Covid-19 del sito AIL, in costante aggiornamento, permette anche di porre domande ai nostri esperti (ematologi, psicologi, esperti in diritti sociali) tramite la compilazione di un apposito form  (CLICCA QUI).  AIL, 50 anni di valori, passione e impegno sempre a fianco dei pazienti e a sostegno della ricerca scientifica sui tumori del sangue; oggi AIL è una realtà forte e radicata, presente più che mai nel cuore della gente e sul territorio nazionale con le sue 81 Sezioni provinciali. Una grande storia costruita giorno dopo giorno, che è stata protagonista e testimone dello sviluppo dell’Ematologia italiana. I rilevanti risultati negli studi e le terapie sempre più efficaci e mirate hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici. Questo però non basta, è necessario proseguire su questa strada per raggiungere ulteriori obiettivi e rendere le leucemie, i linfomi e il mieloma sempre più curabili. 

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