Stili di vita

Visite mediche ed esami, la salute durante il lockdown

donne, un medico donna
Niente controlli, nessuno screening e, nei casi più gravi, saltate anche le terapie più necessarie. La paura del contagio ha quasi azzerato il ricorso al sistema sanitario, se non in casi di assoluta necessità.

Per colpa del Covid durante il lockdown gli italiani hanno quasi del tutto smesso di sottoporsi a visite mediche e di curarsi durante il lockdown. Niente controlli, nessuno screening e, nei casi più gravi, saltate anche le terapie più necessarie. La paura del contagio ha quasi azzerato il ricorso al sistema sanitario, se non in casi di assoluta necessità. Una realtà che emerge con chiarezza da un’indagine portata avanti da una piattaforma dedicata proprio alla ricerca di medici per la prenotazione di visite specialistiche: Mio Dottore. Dallo scorso 8 marzo al 3 maggio sul portale si è registrato un calo a doppia cifra rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

MISURE ALTERNATIVE

Ma i pazienti italiani come si sono presi cura della propria salute e come lo faranno ora che il lockdown è concluso? Molte visite mediche sono ormai riprese, anche se un po’ di timore da parte dell’utenza sembra esserci ancora. La piattaforma ha analizzato i propri dati e realizzato un’indagine per investigare come gli utenti tricolore si sono ri-organizzati in questi mesi e quale è la loro attuale percezione sul tema salute in questa nuova fase di ”riapertura”. Nonostante oltre 1 italiano su 4 (26%) dichiari di non aver sentito parlare di telemedicina durante la quarantena, un altrettanto quarto (25%) si è affidato alla tecnologia, gestendo le proprie visite specialistiche da remoto.

SPECIALISTI

Dermatologi e specialisti di malattie veneree sono gli esperti che – a pari merito – hanno registrato il maggior volume di prenotazioni di visite online durante il lockdown, seguiti da nutrizionisti, psicologi, urologi e andrologi e, a chiusura della top 5, otorinolaringoiatri. Per quanto riguarda le visite mediche tradizionali, ben oltre la metà (60%) degli intervistati le ha evitate nel periodo di stop forzato: tra questi, il 23% le ha viste cancellate dal proprio medico, mentre il 7% le ha annullate a causa di timori personali. Curioso notare che, tra il 40% di pazienti che hanno effettuato le visite in programma, la metà non aveva particolari urgenze in corso. A sorpresa, gli incontri di persona a cui gli italiani più di tutto non hanno saputo rinunciare sono stati con psicologi. Seguono ostetriche e ginecologi, ortopedici, dentisti e nutrizionisti. Ora si cerca di tornare alla normalità, senza abbassare la guardia, ma anche senza rinunciare alla prevenzione.

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