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Il monitoraggio dei pazienti Covid diventa smart

Telemedicina per il pazienti Covid
In linea con i programmi regionali, l'Asl Napoli 1 Centro lancia un progetto per essere al fianco dei pazienti non ospedalizzati. Verdoliva: dopo l'emergenza questi device serviranno per i pazienti cronici.

Un sistema basato sull’impiego di tecnologie intelligenti, capaci di rendere efficace la telemedicina, è alla base del progetto di assistenza territoriale dell’ASL Napoli 1 Centro. Un modello che nasce per la gestione dei pazienti affetti dal virus Covid che non hanno bisogno di una degenza in ospedale (ma per i quali è importante una sorveglianza), ma che sarà poi usato per la gestione dei pazienti cronici. Questa soluzione, aperta all’integrazione con i sistemi già attivi e caratterizzata da una tecnologia digitale avanzata, offre la possibilità di sorvegliare lo stato di salute dei pazienti in maniera affidabile e sicura, ottimizzando al contempo il flusso di lavoro e la gestione dei parametri da parte degli operatori sanitari.

MEDICINA GENERALE

Ad oggi, tra i pazienti affetti da Covid in cura presso l’ASL Napoli 1 Centro, circa 130 sono positivi ed il 50% circa sono sintomatici. Secondo gli attuali standard, la sorveglianza dei pazienti domiciliati consiste attualmente in contatti e supporti telefonici: i pazienti comunicano i parametri misurati con i propri mezzi agli operatori sanitari che provvedono ad aggiornare manualmente un fascicolo sanitario informatizzato associato ad ogni paziente. Così, per ottimizzare il tempo degli operatori, minimizzare il rischio di errori nella raccolta dati e adeguare il processo alle esigenze di una medicina moderna in termini di efficienza, sicurezza e costi, l’ASL Napoli 1 Centro ha deciso di integrare i propri sistemi e sperimentare il sistema di sorveglianza da remoto partendo da 100 pazienti domiciliati che saranno arruolati a partire da mercoledì su proposta dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, scegliendo tra coloro che hanno già dimestichezza con strumentazione elettronica. Proprio i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta rivestono infatti un ruolo centrale per il successo di questo importante progetto alla luce dell’impegno profuso da sempre sul territorio, di una prossimità al paziente che non ha eguali e di un rapporto fiduciario insostituibile.

IL SISTEMA

Il progetto dell’ASL è basato su un kit composto da alcuni dispositivi medici indossabili muniti di sensori e associati ad uno smartphone – conforme alle norme armonizzate EN 60601-1 e EN 60601-1-2 che regolamentano la sicurezza dei dispositivi elettromedicali – grazie ad una app dedicata. I parametri vitali dei pazienti Covid, acquisiti principalmente in maniera continuativa ed automatica, vengono registrati direttamente sullo smartphone (che opera come gateway di trasmissione) e inviati, al fascicolo sanitario personale del paziente. La digitalizzazione del processo di misurazione, registrazione e invio dei parametri vitali contribuisce sia all’aumento della sicurezza dei pazienti che all’ottimizzazione delle attività lavorative di medici e infermieri. Inoltre, la soluzione prevede una dashboard in cloud che permetterà agli operatori sanitari di avere una visione sia globale che in dettaglio di ogni singolo paziente in carico. «La tecnologia digitale – spiega Ciro Verdoliva, Direttore Generale dell’ASL Napoli 1 Centro – include non solo l’informatizzazione dei dati, ma anche la capacità di supportare medici e operatori sanitari nell’adozione di decisioni cliniche ed organizzative. Contribuisce quindi in maniera concreta e fondamentale alla digitalizzazione delle strutture assistenziali ospedaliere e territoriali, e allo sviluppo del concetto di Healthcare 2.0».

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