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Disagio mentale: nasce l’Osservatorio per la disabilità psichiatrica e psicosociale

Disagio mentale: nasce l'Osservatorio per la disabilità psichiatrica e psicosociale

Le malattie psichiatriche nell’ultimo decennio sono cresciute costantemente, gravando sui principali aspetti sociali, umani ed economici delle Nazioni. In questo contesto è nato in Italia l’Osservatorio per la disabilità psichiatrica e psicosociale in ambito assistenziale e previdenziale, presentato oggi – tramite collegamento in videoconferenza – dal Coordinamento generale medico legale dell’Inps. Obiettivo del nuovo progetto è indagare l’impatto del disagio mentale sul “sistema Paese”, anche con il coinvolgimento dei Centri di ricerca universitari, delle Istituzioni del settore sanitario e sociale e dei principali stakeholder nazionali.

Disagio mentale, interessa un lavoratore su 5

Le malattie psichiatriche negli ultimi dieci anni hanno avuto una crescita costante dal punto di vista epidemiologico, aumentando l’impatto sulla salute pubblica. Di conseguenza, è aumentato anche il trend dei riconoscimenti sanitari delle prestazioni a carico dell’Inps per disturbi psichici, con una tendenza equiparabile solo a quella delle neoplasie. Le patologie psichiatriche costituiscono infatti il gruppo nosologico più numeroso, secondo soltanto alle malattie neoplastiche, e l’andamento epidemiologico è in costante aumento attestandosi al 21% del totale delle patologie, per un carico economico che supera i 3 miliardi di euro annui.

Grave anche l’impatto sul mondo del lavoro: secondo una stima dell’OCSE, un lavoratore su 5 soffre di disagio mentale diagnosticato, e i più esposti sono i giovani adulti. Tre lavoratori su quattro con disturbi mentali hanno una produttività lavorativa ridotta, con assenze prolungate sul luogo di lavoro che generano un alto onere sociale ed economico a carico dei Paesi più industrializzati. Il Presidente Pasquale Tridico, in apertura dei lavori, ha sottolineato “la rilevanza strategica dell’Inps nel suo ruolo di protagonista nello studio degli effetti socioeconomici determinati dalle malattie psichiatriche”, e ha proseguito ricordando che ”l’Istituto si occupa di protezione sociale in un momento in cui la principale percezione è purtroppo l’insicurezza sociale. Il progetto si innesta nel ruolo proprio dell’Istituto che è al servizio dei cittadini, ed oggi più che mai, essere al servizio dei cittadini ha una valenza particolare”. Infine, ha ringraziato tutti i dipendenti “per il grande lavoro al servizio dell’Inps e di conseguenza del Paese”.

Anche il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Stanislao Di Piazza con delega alle politiche sociali è intervenuto: “è fondamentale pensare un nuovo tipo di welfare”, aggiungendo che “quello trattato oggi è un tema di straordinario interesse” in quanto “la tutela della salute mentale deve diventare uno degli obiettivi cruciali della strategia per contrastare i danni dell’epidemia”.

Raffaele Migliorini, responsabile del coordinamento generale medico legale, ha invece ricordato la tradizione medico legale dell’Istituto e l’aspetto dicotomico della sua attività, in osservanza dell’articolo 38 della Costituzione, il quale prevede la distinzione di due canali per l’attuazione del sistema di sicurezza sociale, assistenza e previdenza. Inoltre, ha evidenziato come la banca dati statistico-epidemiologica dell’Istituto possa, tramite un approccio multidisciplinare con gli altri attori coinvolti nell’Osservatorio, fornire un’ implementazione al modello organizzativo gestionale di un welfare sempre più sensibile alle tematiche della disabilità psichiatrica e psicosociale. 

Il progetto prevede tre fasi:

PRIMA FASE

Istituire Tavolo Tecnico, con la partecipazione di:

a) Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 

b) Ministero della Salute 

c) INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale – Coordinamento Generale Medico Legale, Direzione Centrale Inclusione sociale e Invalidità Civile, Direzione Centrale Pensioni, Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali, Direzione Centrale Tecnologia, informatica e innovazione) 

d) SIP (Società Italiana di Psichiatria) 

e) CEIS (Centre for Economic and International Studies – Università Tor Vergata) 

f) CNOP (Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi) 

g) Società scientifiche di psicoterapia maggiormente rappresentative 

h) ANOSER (Associazione Nazionale Operatori Sociali Esperti Ratione Materiae) 

con il fine di:

a) Costituire un Osservatorio per la disabilità psichiatrica e psicosociale, che consenta di studiare il fenomeno dal punto di vista epidemiologico, sociale ed economico e di pianificare attività di ricerca in questi ambiti, anche attraverso l’interconnessione delle banche dati 

b) Definire Linee Guida valutative medico legali in ambito assistenziale e previdenziale relativamente ai disturbi mentali 

c) Valutare l’opportunità di una implementazione del modello organizzativo-gestionale per la disabilità psichiatrica e psicosociale.

SECONDA FASE 

Aggiornamento continuo da realizzare attraverso un Congresso Nazionale Annuale, con la partecipazione delle Istituzioni coinvolte, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della disabilità psichiatrica e delle persone fragili in genere. 

TERZA FASE 

Redigere un Rapporto annuale dell’Osservatorio sullo stato della disabilità psichiatrica e psicosociale in Italia.

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