Prevenzione

Lotta contro il tumore al seno: l’importanza dello screening e della prevenzione

geni e rischio tumore: ricercatrice in un laboratorio

Il 30% dei tumori che riguardano il genere femminile è rappresentato dal carcinoma mammario, con circa 1 donna su 8 che può essere colpita nell’arco della vita. Per questo la prevenzione ha un ruolo fondamentale nella lotta contro il tumore al seno: oltre a seguire uno stile di vita sano, è opportuno fare periodicamente tutti i controlli di routine. Una diagnosi precoce di questo tipo di cancro può, infatti, aumentare fino al 40% la possibilità di guarigione e ampliare le opzioni terapeutiche a disposizione delle pazienti.

Il rischio di sviluppare un tumore al seno aumenta con l’aumentare dell’età e, a seconda della fascia anagrafica di appartenenza, è consigliabile fare controlli diversi.

-Prima dei 30 anni gli specialisti consigliano di praticare l’autopalpazione, che serve a scoprire precocemente una eventuale presenza di noduli e, dunque, a intervenire tempestivamente nel caso si tratti di un tumore. L’autopalpazione si può eseguire subito dopo l’inizio del ciclo mestruale.

-Nella fascia di età fra i 30 e i 40 anni è consigliabile fare regolarmente ecografie e visite senologiche (almeno una volta all’anno).

-Fra i 40 e i 50 anni, invece, è opportuno introdurre fra gli esami da fare anche la mammografia, da eseguire almeno una volta all’anno.

-Tra i 50 e i 70 anni la mammografia può essere eseguita anche una volta ogni due anni.

Oltre i 70 anni, poiché il rischio di tumore al seno aumenta con l’età, si deve continuare a fare prevenzione e a fare tutti i controlli consigliati dal proprio medico, specialmente nei casi in cui vi sia familiarità.

Oggi si sono fatti passi da gigante nella cura del tumore al seno, ma la prevenzione resta una delle armi più efficaci contro la malattia e consente di aumentare sensibilmente le chance di sopravvivenza.
Il miglioramento del tasso di sopravvivenza è dovuto anche allo sviluppo di tecnologie diagnostiche avanzate e di nuove terapie, sempre più mirate ed efficaci. Un esempio sono i nuovi protocolli chemioterapici e radioterapici ad alta precisione o le terapie ormonali che agiscono sui meccanismi molecolari alla base della malattia.

La chirurgia nel tumore della mammella ha compiuto progressi notevolissimi, passando dai primi interventi molto invasivi a interventi più conservativi, che mirano cioè a eliminare solo la massa tumorale, preservando il più possibile i tessuti.
In generale il trattamento è diventato sempre più multidisciplinare e arriva a comprendere anche la tutela del benessere psicologico della donna, che non viene più sottoposta a grosse asportazioni debilitanti. Ogni donna ha una storia a sé e, nell’approccio alla malattia, gli specialisti tengono sempre più conto di tutti gli aspetti, fisici e psicologici, nel prendersi cura della paziente.

Sempre più donne sopravvivono, grazie alla prevenzione, alle nuove tecnologie e allo sviluppo di nuove terapie, come chemioterapie e radioterapie ad alta precisione. La lotta al tumore al seno è ancora lunga, ma i progressi fatti negli ultimi anni e il continuo impegno nella ricerca sono importanti passi avanti.

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