Prevenzione Stili di vita

Così il Covid vuole "prendersi" anche la vista

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La Fondazione Salmoiraghi & Viganò ha lanciato la campagna Incontriamo l’Oculista, ciclo di appuntamenti virtuali che mira a sensibilizzare i cittadini all’attenzione per la cura dei propri occhi e, quindi, a un’adeguata ed efficace cultura della prevenzione visiva.

Prendersi cura della propria vista, tanto più in tempo di Covid, non è semplice. Non lo è per la difficoltà di accedere a strutture private e o pubbliche, vista la paura del contagio, ma anche perché a fronte del virus si tende a pensare che quelli della vista siano problemi che in fondo si possono rimandare. Che il periodo di emergenza sanitaria determinato dal Covid-19 abbia distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista lo dimostra, ad esempio, anche il significativo calo delle prestazioni medico oftalmologiche registrato durante i mesi di lock down, dovuto – come detto – alla paura di molti pazienti di recarsi dal medico oculista e di esporsi in questo modo al rischio di contagio. Una temporanea preoccupazione per cui nel 2020 mancano all’appello 8 milioni di visite oculistiche e 500.000 interventi chirurgici salva vista.

ON LINE

Il numero di quanti hanno rinunciato a prendersi cura della propria vita è talmente grande da aver richiesto un intervento deciso per recuperare, almeno in parte, l’attenzione dei cittadini a corrette pratiche di prevenzione. Durante tutto il mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla prevenzione visiva, e in occasione della Giornata Mondiale della Vista, la Fondazione Salmoiraghi & Viganò, con il patrocinio della Società Oftalmologica Italiana (SOI), ha lanciato la campagna Incontriamo l’Oculista: un ciclo di appuntamenti virtuali sul territorio italiano che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini all’attenzione per la cura dei propri occhi e, quindi, a un’adeguata ed efficace cultura della prevenzione visiva. «Sentiamo il dovere di fare la nostra parte e di offrire per la prima volta un percorso di divulgazione e sensibilizzazione sui temi della prevenzione e della cura della vista rivolto a tutti», dice – Leonardo Maria Del Vecchio, presidente della Fondazione Salmoiraghi & Viganò. «Così come abbiamo imparato negli anni a prenderci cura di molti aspetti del nostro benessere, ad esempio della nostra pelle, è altrettanto importante essere consapevoli che i nostri occhi sono un bene prezioso e delicato, da proteggere e valorizzare ogni giorno. Con il progetto Incontriamo l’oculista intendiamo intervenire concretamente e in modo autorevole su questi temi e sulla prevenzione, promuovendo ancora una volta un’iniziativa a sostegno dell’oftalmologia, a beneficio di tutti».

CONTRO LE BUFALE

Gli incontri organizzati dalla Fondazione Salmoiraghi & Viganò sono stati e saranno l’occasione per fare chiarezza sulle tante fake news reperibili su internet in merito alla vista e alla salute oculare oltre che, ad esempio, alla relazione tra la pandemia di Covid-19 e gli occhi. Il pubblico troverà finalmente risposte adeguate senza prendere in considerazione le notizie vaghe e poco attendibili che spesso corrono in rete. Si chiarirà così, ad esempio, che la cataratta non può essere curata con i farmaci; se è vero che dopo qualche anno può ripresentarsi e, ancora, se occhi rossi e lacrimazione sono sintomi del Covid-19. Un’informazione adeguata risulta tanto più importante se si considera che più dell’80% delle malattie oculari può essere curato. Ad esempio, la degenerazione maculare senile, il glaucoma e la cataratta sono patologie che affliggono in percentuale significativa la popolazione e, grazie agli esperti oculisti che interverranno, si capirà perché il glaucoma viene definito “ladro silenzioso della vista”, perché la degenerazione maculare senile è la prima causa di perdita della vista o perché la cataratta dopo i 70 anni colpisce 3 persone su 4. A questo proposito, i dati disponibili sono preoccupanti: in Italia 1 milione di persone soffre di degenerazione maculare senile e il dato è in aumento; inoltre, un milione di persone soffre di glaucoma, ma la metà non lo sa.

GLI APPUNTAMENTI

Il dottor Marco Tavolato, primario dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica a Chioggia, insieme al dottor Romeo Altafini, direttore della UOC di Oculistica della ULSS 3 Serenissima del Distretto Mirano Dolo (Veneto) e alla dottoressa Silvia Babighian, responsabile del Centro Glaucomi dell’Ospedale Sant’Antonio (Azienda Ospedaliera di Padova), affronteranno invece il delicato tema della Prevenzione del glaucoma nell’incontro che si terrà a il 23 ottobre a Padova. Il ciclo di incontri si chiuderà il 30 ottobre a Milano, quando il professor Francesco Bandello, il dottor Francesco Loperfido, e la dottoressa Monica Stoppani, rispettivamente primario dell’Unità Oculistica, responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale e responsabile del Servizio di Strabologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, si confronteranno sulle malattie retiniche. Per connettersi agli incontri basta cliccare QUI 

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