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Abbracci agli anziani e dolcezza da dietro a un plexiglas

Mancano gli abbracci in questo Natale triste per tutto il mondo. Anche una carezza, prima data per scontata, oggi ha un valore nuovo. La cosa più importante è proteggere la salute di tutti, soprattutto i più deboli. Così a Bologna hanno ideato la stanza degli abbracci, per consentire un contatto in totale sicurezza in un periodo così duro. Tutto grazie a due oblò, a lunghi guanti di plastica e a un microfono. Nello spazio allestito all’interno di una cappella, ora si aggiunge anche un contatto, una carezza, in quattro strutture gestite da Asp Città di Bologna.

La stanza degli abbracci. Il progetto

Il progetto “Safe Hugs” è stato avviato in tutte e quattro le strutture di ASP Città di Bologna: Saliceto, Lercaro e Albertoni e nella Casa Residenza Anziani di viale Roma. La stanza degli abbracci darà la possibilità, fino alla fine della pandemia, di abbracciare i propri cari senza correre alcun rischio. Infatti, grazie alla costruzione di strutture in legno e di pannelli plexiglass dotati di due aperture per introdurre le braccia e collegate a manicotti usa e getta, sarà possibile stare vicino agli anziani che da tempo non hanno contatti fisici con i propri parenti. Le strutture sono installate presso: il CS Saliceto, due strutture presso il CS Giovanni XXIII, una presso il CS Albertoni e una presso il CS Lercaro.

la memoria della pelle

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