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Ponte Italia- Africa, grazie alla telemedicina della Federico II

Telemedicina Ciro Esposito

La telemedicina per unire Napoli con l’Africa, un ponte tra conoscenza e solidarietà che si rinsalda, nonostante la pandemia, grazie al Master europeo di Chirurgia mini-invasiva pediatrica organizzato dal professore Ciro Esposito, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e C.E.O della Società Europea di Chirurgia Laparoscopica Pediatrica (ESPES), in collaborazione con il Necker Enfants Malades di Parigi. «Questa situazione di emergenza globale legata alla pandemia Covid – spiega il chirurgo – è stata uno stimolo a migliorare la qualità dell’assistenza chirurgica pediatrica per i nostri piccoli pazienti e per accelerare la realizzazione di progetti internazionali di modernizzazione ed innovazione utilizzando il telementoring e la tecnologia 5G».

PONTE DI SOLIDARIETA’

Fino al 2019, infatti, gli esperti europei di chirurgia mini-invasiva pediatrica si recavano in Africa e in altre nazioni per operare i piccoli pazienti che presentavano complesse malformazioni congenite o patologie oncologiche, utilizzando tecniche mini-invasive per aiutare i colleghi chirurghi pediatri africani. Nonostante questi spostamenti oggi non siano più possibili a causa dell’emergenza Covid, grazie alla telemedicina il ponte Italia-Africa non si ferma ma prosegue in chiave digitale e hi-tech. Nasce così il Master di Chirurgia mini-invasiva Pediatrica denominato Ped L.A.P. (Laparoscopy African Project), interamente online e completamente gratuito per i chirurghi africani che anno risposto in massa (sono oltre 250 quelli ad oggi iscritti). Il Master prenderà il via domani per una durata di otto mesi e prevede lezioni interattive online ed interventi in diretta dalla sala operatoria della chirurgia pediatrica del Policlinico Federico II.

MULTIMEDIALE 

La chirurgia pediatrica del Policlinico Federico II è dotata di due sale operatorie multimediali integrate di ultima generazioni Storz OR1, che permettono di realizzare interventi chirurgici utilizzando le più moderne tecnologie mini-invasive e robotiche e di trasmettere con la telemedicina in live surgery in tutto il mondo.«L’applicazione delle nuove tecnologie mini-invasive in campo chirurgico pediatrico – dice Anna Iervolino – direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II – rappresenta un importante risultato per i bambini della nostra Regione e grazie a questo percorso formativo risulteranno di grande aiuto anche per i professionisti africani. Uno stimolo in più per confermare la nostra massima attenzione alla chirurgia pediatrica e all’utilizzo di tecnologie innovative. In questo ambito stiamo sviluppando, con una collaborazione tra i ginecologi ed i chirurghi pediatri, un programma robotico materno-infantile per correggere le malformazioni congenite in utero prima del parto». Per la fase finale del Master è prevista una fase di telementoring con l’utilizzo della tecnologia 5G. Vale a dire che gli esperti europei seguiranno i colleghi africani che opereranno nelle loro sale operatorie coordinati e guidati da remoto, in tempo reale, da un collega esperto».

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