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Tumore, Gentile: Oggi le macchine ibride giurano con l'intelligenza artificiale.

Cancro nuove terapie

«Nei prossimi anni vedremo le conseguenze della pandemia in termini di diagnosi mancate, a conferma del fatto che nei primi mesi del Covid, e purtroppo in molti casi ancora adesso, la prevenzione e le diagnosi di tumore si sono sensibilmente ridotte». Piercarlo Gentile, direttore del Centro di Radioterapia ad Alta Specializzazione dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, non ha dubbi. Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss per il consueto appuntamento con i temi della salute e della prevenzione offerto dal network editoriale PreSa, Gentile ha affrontato la spinosa questione dei ritardi e dei moltissimi danni che la pandemia ha prodotto e produrrà in termini di mancate diagnosi e scarsi controlli di prevenzione. «Purtroppo – ha ribadito Gentile – tutti gli oncologi sono ben consapevoli di questa realtà. In molti casi l’accesso alla prevenzione e alla diagnosi è venuto meno. Usando un eufemismo potremmo dire che questi ambiti si sono ridotti tanto. Siamo quindi preparati a vedere diagnosi tardive e questo nella lotta al tumore significa minori possibilità di successo. Basti pensare al tumore della mammella, che se preso in tempo nel 90 per cento e più dei casi può essere sconfitto».

I FLUSSI

Diverso discorso per quel che riguarda la capacità di riorganizzare i percorsi assistenziali e garantire le terapie ai pazienti. «Dopo un primo trimestre molto “complesso”, nel quale ovviamente non c’era un’organizzazione sufficiente, si è riusciti a creare percorsi sicuri. Sicuramente il ricorso alla telemedicina è aumentato, ma si è anche provveduto ad organizzare i flussi in ospedale. I pazienti oggi vengono nitervistati telefonicamente così da controllare l’eventuale presenza di sintomi o di contatti con persone positive al Covid. Prima dell’accesso al reparto viene eseguito un tampone molecolare che in 15 minuti riesce a dirci se c’è un sospetto di infezione  e c’è anche un importante controllo del personale, così che la struttura sia sicura». Ottime notizie, rivela Gentile, sono quelle che arrivano dal fronte della radioterapia, dove le tecnologie hanno cambiato radicalmente l’approccio riducendo la tossicità e aumentano la precisione dei trattamenti.

NUOVE TECNOLOGIE

Due le innovazioni più importanti: «Oggi la radioterapia guidata da immagini può essere indirizzata in punti piccolissimi, inoltre abbiamo macchine che consentono di seguire i movimenti impercettibili del corpo andando sempre a bersaglio. Quindi, un trattamento millimetrico che non interessa quasi per nulla gli organi sani che si trovano in prossimità della lesione». Questo significa essere in grado di concludere un ciclo in una settimana o poco più, con minori effetti collaterali per il paziente. «A Roma – ricorda Gentile – abbiano montato una macchina ibrida che associa un acceleratore lineare ad una risonanza. In questo modo possiamo colpire il nodulo con assoluta precisione. Si tratta di una macchina che usa l’intelligenza artificiale, così se il nodulo si sposta, la macchina stessa si ferma e ricalcola il bersaglio». Un passo nel futuro che si traduce in maggiori possibilità di cura. Ascolta l’intervista CLICCA QUI

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