Farmaceutica

Covid, le statine possono ridurre i decessi

Mastocisti, una giovane ricercatrice

Conosciutissime per l’azione sul colesterolo, le statine potrebbero ridurre (addirittura del 41%) il rischio di morte per Covid 19. Incredibile all’apparenza, visto che viene da chiedersi quali sia il legame tra colesterolo e Covid, ma è così. Ad aver intuito l’esistenza di questa “connessione” sono stati i ricercatori della University of California San Diego School of Medicine, protagonista di uno studio i cui risultati sono stati poi pubblicati sulla rivista Plos One. Ma perché mai le statine hanno questo effetto sulle morti da Covid? E ancora, come è stato svolto questo studio? Prima di tutto chiariamo che le statine sono farmaci comunemente usati per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, farmaci che funzionano bloccando gli enzimi epatici responsabili proprio della produzione di colesterolo. Già un primo studio condotto dall’Università della California aveva ipotizzato l’associazione tra statine e riduzione della gravità di infezione da Covid 19. Nel secondo studio, utilizzando i dati del registro delle malattie cardiovascolari dell’American Heart Association, il team di ricerca dell’UC San Diego ha applicato i risultati originali a una coorte molto più ampia: più di 10.000 pazienti COVID-19 ospedalizzati negli Stati Uniti.

ANTINFIAMMATORI 

Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche anonime di 10.541 pazienti ricoverati per Covid-19 in un periodo di nove mesi, da gennaio a settembre 2020, in 104 diversi «Siamo partiti dall’idea che le statine potessero inibire l’infezione da SARS-CoV-2 attraverso i loro noti effetti antinfiammatori e capacità leganti» ha affermato Lori Daniels, autore dello studio e direttore dell’Unità di terapia intensiva cardiovascolare presso l’UC San Diego Health.  «Da questi dati, abbiamo eseguito analisi più approfondite e così abbiamo confermato i nostri risultati precedenti secondo cui le statine sono associate a un ridotto rischio di morte per Covid-19 tra i pazienti ricoverati in ospedale per COVID-19». Il recettore ACE2, il bersaglio regolatorio delle statine, aiuta a controllare la pressione sanguigna. Nel 2020, è stato scoperto che il virus SARS-CoV-2 utilizza principalmente lo stesso recettore per entrare nelle cellule polmonari. Dallo studio emerge che la maggior parte dei benefici avviene in pazienti che assumono farmaci per malattie cardiovascolari o ipertensione. Secondo il team di ricerca, non solo l’uso di statine ma anche di farmaci contro l’ipertensione è stato infatti associato a un rischio di morte inferiore del 32% tra i pazienti ricoverati di Covid-19. La ricerca è stata condotta con un approccio statistico mettendo a confronto i dati di pazienti che assumevano tali farmaci con quelli che non li assumevano.  Secondo i ricercatori, le statine e i farmaci anti-ipertensione stabilizzano le malattie per le quali sono prescritti, aumentando le probabilità di guarigione dei pazienti da Covid-19. Ovviamente, come con qualsiasi studio osservazionale, non è possibile affermare con certezza che le associazioni descritte tra l’uso di statine e la ridotta gravità dell’infezione da Covid 19 siano sicuramente dovute alle statine stesse. Ma ora è possibile dire con prove molto forti che possono giocare un ruolo nel ridurre sostanzialmente il rischio di morte di un paziente per Covid 19. La speranza dei ricercatori è che i risultati di questo studio siano un incentivo per i pazienti a continuare con i loro farmaci e che magari possano presto portare a nuove terapie efficaci.

la memoria della pelle

Progetto Health

Health Innovation Show 2023 su Health Sky TG24

Accedi alla Video Gallery

Newsletter

Tieniti aggiornato sulle ultime notizie di prevenzione e salute
  • Acconsento alla raccolta e alla gestione dei miei dati in questo sito come descritto nella Privacy Policy

Con il supporto di