Bambini Pediatria

Insonnia nei minori: quali sono i possibili rimedi e le conseguenze

Mal di testam, una bimba che dorme

Non solo adulti e anziani, ma anche ragazzi e bambini possono soffrire di insonnia e disturbi del sonno. Nei ragazzi tale disturbo è particolarmente grave, perché incide in maniera molto importante sulle prestazioni quotidiane e sull’umore, sul rendimento scolastico e nei rapporti interpersonali, che sono un elementi fondamentali nella vita di ogni ragazzo.

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Cosa causa l’insonnia nei più giovani?

Le ricerche e le ultime indagini rivelano che un ruolo fondamentale è giocato dai dispositivi tecnologici e dai social media, che sono parte fondamentale della vita di ogni ragazzo, soprattutto dei più giovani e perfino dei bambini. I minori, anche nelle fasce di età più basse, hanno sviluppato una vera e propria dipendenza nei confronti delle ultime tecnologie.

Capita che i bambini e gli adolescenti vadano a dormire con lo smartphone acceso: le onde luminose degli schermi dispongono il cervello dei ragazzi in una condizione di eccitamento, che crea maggiori difficoltà nell’addormentamento; il sonno sarà meno profondo, con interruzioni più frequenti. Di conseguenza, il riposo non sarà ottimale.

Secondo le ultime ricerche e alcuni test condotti su circa 12mila ragazzi, ad avere problemi di sonno sono il 7% dei bambini tra i 9 e i 10 anni. Tale percentuale ha dichiarato di soffrire di apnee notturne e di frequenti interruzioni del riposo notturno, per almeno 3 notti alla settimana. I casi aumentano man mano che aumenta l’età, fino ad arrivare al 23% tra i 18 e i 25 anni.

Si tratta di dati molto preoccupanti, che vanno dunque assimilati e trattati con l’adeguata responsabilità, anche da parte dei genitori.

Come fare per migliorare il sonno dei propri figli?

Esistono delle regole per evitare che ragazzi così giovani soffrano di disturbi del sonno? Sì. Sono delle regole che ogni genitore dovrebbe seguire per fare in modo che i propri figli imparino a dormire il giusto sonno e comprendano l’importanza del riposo. La prima regola riguarda i genitori stessi e la corretta impostazione della giornata. Il tempo andrebbe suddiviso in maniera molto precisa, con orari regolari per il pranzo e la cena, la sveglia e il sonno. Secondo gli esperti, inoltre, l’attività all’aperto favorisce un miglior riposo: è bene dunque favorire, in generale, qualunque attività.

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