Un nuovo farmaco anti-Covid per aerosol o iniettabile potrebbe essere vicino. L’azienda di biotecnologie Irbm di Pomezia è al lavoro per la messa a punto in collaborazione con l’azienda farmaceutica Merck and Co, utilizzando una piattaforma valida per l’adattamento alle varianti emergenti. Bisogna, però, aspettare il 2023 affinché gli studi sulla fattibilità siano definitivi. Lo ha affermato all’Ansa il direttore scientifico della Irbm, Carlo Toniatti, a margine del congresso ‘Panorama Diabete’ organizzato dalla Società italiana di diabetologia (Sid). È inoltre “in corso un progetto di ricerca interna Irbm – ha annunciato – su una nuova pillola orale anti-Covid”. Alla base vi è una molecola in grado di inibire una delle proteine essenziali per la replicazione del virus, diversa dalla proteina Spike. Infatti, “la proteina Spike è sulla superficie del virus Sars-CoV-2 – ha spiegato – ma lo stesso virus per replicarsi, una volta all’interno dell’organismo ospite, ha bisogno di varie proteine ‘interne’ che non sono colpite dai vaccini attuali. Si tratta, dunque, di proteina che servono a far replicare il virus, ma diverse dalla Spike”. L’obiettivo, ha concluso, “è dunque quello di inibire tali proteine interne in modo che il virus non possa replicarsi una volta presente nelle cellule dell’organismo ospite”.
Un nuovo farmaco anti-Covid per aerosol, al lavoro Irbm di Pomezia
6 Dicembre 2021
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